Nicolaj Serjotti, 7 tracce che ispirano la sua musica

Dopo il suo ultimo album “????”, Nicolaj Serjotti torna sulla scena musicale con un nuovo progetto, un inedito doppio singolo dal titolo “Side A Side B”, uscito giovedì 7 dicembre per La Tempesta Dischi. Due brani, ADSL e BLEAH, che vedono alle produzioni gli amici Fight Pausa e Generic Animal, e, per la prima volta, come featuring due giovani e talentuosi songwriter italiani: Marco Fracasia nel “Side A” con “ADSL”, una traccia dalle ispirata dalla “sofferenza digitale” e Rareș nel “Side B” con “BLEAH”, traccia dal groove più che parla di dubbi, di periodi di passaggio dalla direzione incerta.

Classe 1998, dalla provincia di Milano, Nicolaj Serjotti si affaccia alla scrittura sin dai primi anni
di liceo e nello stesso periodo conosce Wuf, con il quale comincia a collaborare da subito. Negli anni dell’adolescenza scopre quelli che sarebbero diventati i suoi dischi preferiti, come “Watching Movies with the Sound Off”, “I Don’t Like Shit, I Don’t Go Outside”, “To Pimp A Butterfly”, e nello stesso periodo scrive la sua primissima canzone.

Tappa fondamentale nella carriera, e nella vita, di Nicola Serjotti è il 2018, quando pubblica il suo primo EP, “Oversized Thought”, prodotto da Wuf. Poco dopo il progetto si allarga e i due entrano in contatto con Fight Pausa, con cui nasce un’intesa che li porta a lavorare insieme al primo disco dell’artista, Milano 7, pubblicato da La Tempesta/Virgin il 27 novembre 2020. Nel progetto trovano spazio varie sfaccettature dell’identità del rapper, che rivela pezzi di sé tramite una poetica personale e ricca di immagini evocative, tra barre sentimentali e spensierate. Le produzioni sono contraddistinte da una ricercatezza che non stanca, e permettono a Nicolaj Serjotti di trasportare l’ascoltatore in un mondo di pensieri e riflessioni,
ma anche di leggerezza e romanticismo.

“Prima di questo progetto non ero quasi mai stato convinto di invitare un altro artista su un mio pezzo, forse avevo paura di perdere il controllo di quello che avrebbe comunicato il pezzo e volevo che comunicasse esclusivamente me. Side A Side B invece nasce dal contrario di questo. Nasce dai mesi che ci vogliono a me per scrivere una strofa, dall’impulsività del ritornello di Rareș e dalle parole dell’ultimo giorno del ritornello di Marco. Nasce dal fatto che per me Rareș e Marco avrebbero potuto fare tutto quello che volevano sulle mie canzoni”.

Nicolaj Serjotti presenta così il suo nuovo progetto e abbiamo cercato di approfondire il suo percorso musicale, recente e meno recente, attraverso 7 tracce che lo hanno ispirato e per certi aspetti marchiato a fuoco.

Kanye West – “FML” (da “The Life Of Pablo”)
Sicuramente TLOP è l’album che ho ascoltato di più nel 2023. Ogni volta emerge un dettaglio
nuovo, schemi metrici geniali, un secondo è essenziale quello dopo barocco, un masterpiece.
Lil Yachty – “drive ME crazy!” (da “Let’s Start Here”)
Assurdo come Lil Yachty sia passato da scrivere pietre miliari della trap a un disco psichedelico
come questo nel giro di una manciata di anni. La copertina di Jon Rafman è la ciliegina.
JPEGMAFIA, Danny Brown – “Steppa Pig” (da “SCARING THE HOES”)
Un po’ mi spaventa davvero questo disco. Frammentato, distorto, pieno di barre strane, se ti distrai
un attimo succede di tutto. Bellissimo, sicuramente di grande ispirazione.
Jonwayne – “You Can Love Me When I’m Dead” (da “Rap Album One”)
Barre on point e strumentali altrettanto, questo è quanto. Jonwayne è uno dei miei preferiti, per
qualche strano motivo lo associo a David Foster Wallace. Mi fa venire voglia di scrivere.
Cities Aviv – “THE SUN THE MOON THE SPA” (da “MAN PLAYS THE HORN”)
Cities Aviv mi fa impazzire perché scrive sopra sample tagliati come si deve e riesce a farlo
suonare geniale. Riesce a farlo in modo geniale. E non è per niente semplice.
Rareș – “Ahinoi” (da “Femmina”)
Rareș oltre ad essere un amico è stato il mio artista più ascoltato del 2023. Femmina è un
capolavoro di produzione e di scrittura, difficile da seguire, poetico ed estremo.
Marco Fracasia – “Adelaide” (da “Adelaide”)
Marco è un grande e si sente nelle sue canzoni, che secondo me sono sincere, libere, strazianti.
Mi piacciono tantissimo la sua scelta di parole e l’essenzialità dei suoni che usa nel disco nuovo.