OSEES, “Intercepted Message” (In The Red, 2023)

C’è stato un periodo in cui la creatura di John Dwyer mi accompagnava ovunque; sponsorizzavo la causa Thee Oh Sees (io li chiamo ancora così) dove potevo, riconoscevo (e ancora riconosco) la loro importanza nella rivalutazione di una scena garage lo-fi certamente più “contemporanea” e adoravo lasciarmi sorprendere dai quei cambi improvvisi di rotta che delineavano una personalità alquanto roboante ed incontenibile. Ancora ascolto, per dire, lo splendido POP sgembo di “Castlemania” datato 2011.

Poi però, la prolificità nelle uscite, ha sicuramente raffreddato il sacro fuoco, fino a quella bella badilata sui denti dello scorso anno, quel “A Foul Form”, dichiarazione di intenti, disco hardcore violentissimo guardato dalla lente sempre un pò sfocata del gruppo californiano.

Con “Intercepted Message” si abbandona per un attimo la casa madre Castle Face e si torna su In The Red, ove 10 anni orsono nacquero, oltre al già citato “Castlemania”, anche un altra manciata di dischi ottimi (“Help” del 2009, recuperatelo!).

E qui, ancora una volta, sono sempre loro giocando in modo completamente diverso.

Se vi dicessi Garage-Synth-Prog immagino partire orticarie senza possibilità di guarigione alcuna, invece, basta il tocco di un gruppo che non si prende (fortunatamente) sul serio ma suona come se fosse sempre l’ultima, ed ecco svelato questo meraviglioso dischetto.

Forse il più strambo della loro lunga carriera, forse quello più affascinante, forse quello che li farà meritatamente conoscere al mondo.

Perchè basterebbe che un pubblicitario, uno bravo, mettesse “Always At Night” con immagini sfocate e rimandi alle strade sbagliate di Lou Reed che il dado sarebbe sicuramente tratto.

Poi ovvio, a noi i Thee Oh Sees piacciono cazzoni, ipnotici e robotici come in “The Fish Needs A Bike” e “Goon”, ma qualora avessimo bisogno di ulteriori certezze di provenienza “Chaos Heart” (un Bowie adrenalinico ed anfetaminico) e la chiusura al neon affidata a “LADWP Hold” non potrebbero che farci gridare: “Hey, babe, Take a walk on the wild side”.


85/100