Un alone di mistero avvolge la biografia di Mitka: ingegnere del suono e musicista di Ekaterinburg che lavora principalmente per l’industria cinematografica, non fa concerti dal vivo ed è assente dai social avendo uno stile di vita quasi ascetico, almeno così si legge nel comunicato stampa della sua casa discografica, la DiG Records. La copertina del suo disco Sound2, opera di Alina Vinogradova, è onirica, metafisica, tant’è che potrebbe essere benissimo un quadro surrealista di Remedios Varo. La musica dell’artista russo lo è altrettanto, tutti i cinque brani dell’album viaggiano oltre i sei minuti e suonano come una sorta di folk allucinato, visionario: sembra che Mitka, per esempio, abbia registrato i suoni di batteria nella foresta e si sia costruito una chitarra da solo, su misura. Oltre la realtà: il senso del mistero/sogno prevale.
(Monica Mazzoli)
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