[#tbt] Il discount della musica pop: i dischi di Jerry Cole

La Crown Records richiedeva cinque album di surf, cinque album country e western e cinque album di easy listening. Scrivevo nove canzoni diverse per ogni album, per accompagnare una cover di un successo dell’epoca, organizzare una band, arrangiare e registrare la musica per i master tapes che avrei consegnato alla Crown in circa tre settimane; si facevano uno o due album in un giorno.

Jerry Cole, è il chitarrista che sta dietro una miriade di budget albums; dischi anonimi focalizzati su particolari generi o temi prodotti negli anni ’60 e ’70 per essere venduti per pochi dollari nei discount americani. Nessuna pretesa artistica, solo musica di riempimento per fare cassa su una cover dell’ultima hit o sulla moda giovanile del momento. Tuttavia anche questo settore così di bassa lega ha avuto i suoi eroi e Jerry Cole è uno di questi (in Italia possiamo ricordare casi analoghi come la Phase 6 Super Stereo di Armando Sciascia, ma questa è un’altra storia).

Molti di questi lavori hanno in realtà una loro dignità artistica che giustamente ha portato la critica nel tempo a rivalutarli. Alcuni sono diventati anche rari e costosi sul mercato collezionistico. Questo indubbiamente perchè è stata fatta di necessità virtù: il doversi continuamente inventare nuovi arrangiamenti per brani celebri, o creare musiche a tema, ha portato a sviluppare nelle personalità coinvolte una maestranza peculiare, analoga soltanto a quella delle library music prodotte ad uso e consumo del cinema.

Così Cole pubblica numerosi album, con i più fantasiosi pseudonimi (quando creditato). Alcuni titoli rendono bene l’idea: “Twangy Guitars“, “Hot Rod Alley”, “Crazy Arms and Other Country & Western Instrumental Favorites” ,”Surfers Beat.

Nel ’63 ottiene un contratto con la Capitol per promuovere una band veramente sua, Jerry Cole and His Spacemen, dedita ad un ottimo surf strumentale. La sua maestria e disinvolutra lo porta, su raccomandazione del cantante Bobby Darin, a entrare a far parte della celeberrima Wrecking Crew, l’ensemble di turnisti di riferimento più richiesto da tutti i produttori dell’epoca, primi fra tutti Phil Spector e Brian Wilson. Sue molte chitarre in molti lavori dell’epoca (dai Beach Boys di “Pet Sounds”, alla “These Boots Are Made for Walkin‘” di Nancy Sinatra ad esempio), ma è coninvolto anche nelle band di famosi spettacoli televisivi dedicati ai giovani, come Hullabaloo e Shindig.

Di particolare interesse sono le registrazioni più orientate al rock psichedelico uscite sotto il nome di The Id o Animated Egg. Alcune di queste furono anche sovraincise dall’ochestra 101 Strings per trasformarle nell’album “Astro-Sounds From Beyond the Year 2000″.

Come si vede dalla nostra breve rassegna questa discografia è particolarmente intricata, croce e delizia dei colezionisti più accaniti.

Jerry Cole muore nel maggio del 2008, all’età di 68 anni, lasciando ai posteri le note della sua chitarra e i sui fantasiosi arrangiamenti nelle registarzioni di innumerevoli artisti. A chi volesse avvicinarsi in modo più immediato a questa labirintica produzione si possonono consigliare “Power Surf! The Best Of Jerry Cole & His Spacemen” della Sundazed Music e “Jerry Cole – Psychedelic Guitars” della ACE Records.

(Eulalia Cambria)