La Top 7 della settimana (#3, 2022)

Questa è la settimana che è partita col rituale tema del “blue monday”. Poi è andata avanti con i due unici argomenti dominanti (volenti o nolenti) che sono le quarantene e l’elezione del Presidente della Repubblica. Tanto è direttamente coinvolgente e sentito il primo argomento, quanto è (apparentemente) svincolato dalle pressioni del quotidiano il secondo. Siamo in quell’interregno tra le feste e Sanremo. È tardi per le poll di fine anno passato, è presto per Achille Lauro.

07. Una domanda per i Yard Act

Esce il disco di debutto “The Overload” e loro sono un po’ sulla bocca di tutti. Vicini alle band inglesi che spopolano negli ultimi anni ma con un taglio ritmico articolato tra i Fall e l’area DFA. Ora però spiegatemi perché “Fixer Upper” non è sul disco !?!

06. Il sostanzioso album dei Big Thief

La band di Adrianne Lenker si appresta a far uscire il corposo (fin dal titolo) “Dragon New Warm Mountain I Believe In You” e questa “Simulation Swarm” è l’ennesima traccia che lo precede e lo presenta. Ecco, questa lo presenta parecchio bene.

05. Hatchie e Jorge Elbrecht

Era da qualche mese che Jorge Elbrecht non si faceva vedere. O meglio, sentire, perché vedere non si fa proprio vedere in senso letterale. Qui produce l’album dell’australiana Hatchie e, ok, siamo su territori mooolto pop ma ci sono quei cazzo di dettagli (opera di J.E.) che fanno “salire” di diverse posizioni questa “Quicksand”.

04. Los Bitchos, in quattro

Non è una canzone nuova. “Pista” (sottotitolo “Fresh Start”) è una riedizione (con un video tutto nuovo, quello sì) del pezzo che vedeva le ragazze in formazione a cinque. Per chi ama da tempo la loro rilettura della cambia, la cattiva notizia è la consolidata e confermata assenza di Carolina Faruolo. La buona notizia è che all’inizio di febbraio esce finalmente il primo album.

03. Jenny Hval e un paragone importante

A Marzo sarà “fuori” il nuovo album “Classic Objects” e questa traccia conferma le doti di scrittura di Jenny Hval, tra pop e ricercatezza.  In “Year Of Love” riesce a rievocare la migliore Suzanne Vega e questa è roba.

02. The Weeknd, sì, ma anche Lopatin

In questo inizio di 2022 The Weeknd la fa abbastanza da padrone. “Dawn FM” funziona su tutti i fronti e il lavoro di Daniel Lopatin (Oneohtrix Point Never), anche se non è invadente, si fa sentire su più livelli. Qui c’è un video un po’ “behind the scenes” di “Gasoline” che enfatizza i temi classici di Tesfaye da un po’ di tempo: il trucco, il replicarsi, il rovinarsi i connotati.

01. Pure se alla spicciolata, viva i Beach House

Ecco la terza parte di “Once Twice Melody”, un album di pezzi che arrivano alla spicciolata ma battono ogni volte sulle corde giuste. Tra tutte le canzoni pubblicate, “Another Go Around”, dolce, ricorsiva e un filino beatlesiana, mi pare la più bella.