La Top 7 della settimana (#39, 2021)

7. I Beach Fossils guardano al jazz

Non è facile l’opera che hanno fatto i Beach Fossils: hanno reinterpretato in chiave piano jazz i classici del loro repertorio per il nuovo album ‘The Other Side Of Life: Piano Ballads’, in uscita il 19 Novembre per Bayonet. Il primo “esperimento” è “This Year” ed è promosso.

6. Lily Konigsberg, NY si risveglia pop-rock

Ha un po’ il gusto per la “melodia facile” Lily Konigsberg, ma non è un cruccio: la cantante newyorkese si muove tra il lo-fi americano e un pop rock degli anni ’90, accostata dal New York Times tanto a Sheryl Crow quanto a Tori Amos. Vedremo: debutto il debutto ‘Lily We Need To Talk Now’ è in uscita il 29 Ottobre per Wharf Cat.

5. La delicatezza di Andy Shauf

Andy Shauf ha fatto uscire un nuovo album che si intitola “Wilds” ed esce via Anti-. Arriva poco meno di due anni dopo il precedente LP di Shauf, “The Neon Skyline”. Sempre delicato.

4. Non dimentichiamoci dei Fleet Foxes

E’ passato un anno da “Shore”, e per marcarlo i Fleet Foxes hanno pensato bene di far uscire il video di un estratto, “Featherweight”, dal loro ultimo album. Il video è una roba in famiglia, visto che è diretto da Sean Pecknold, fratello del frontmani Robin Pecknold. I Fleet Foxes sono sempre un piacere.

3. Quicksand, back to ’90

Gli anni ’90 stanno tornando, ce ne siamo accorti? Ma tornano proprio i protagonisti di quell’era, tipo i Quicksand. Oggi siamo dalle parti non più di un post-hardcore cattivo, ma di una rielaborazione di indie-rock con emo e power-pop. Nel 2021 la band newyorkese ci regala “Distant Populations”.

2. Quattro album per un giorno solo: 24 settembre 1991

E sempre in tema di anni Novanta, non si può non annotare che in questa settimana, e più precisamente ieri 24 settembre, si sia festeggiato il 30ennale di “Nevermind”, “Blood Sugar Sex Magik”, “Badmotorfinger” (ma in realtà l’uscita fu posticipata all’8 ottobre), e “The Low End Theory” degli A Tribe Called Quest. Il giorno prima avevamo ricordato “Screamadelica”. Che abbuffata. E da qui alla fine dell’anno non è finita: il 4 novembre sarà tempo di “Loveless”.

1. E’ sempre tempo per i Velvet Underground, e per i loro rifacimenti

Le reinterpretazioni, negli anni, dei Velvet Underground si sono sprecate. Il 24 settembre, su Verve, è uscito “I’ll Be Your Mirror”, un nuovo album tributo dedicato all’indimenticato album di deubtto dei Velvet Underground, con tanti, ma proprio tantissimi nomi importanti: Kurt Vile, Matt Berninger, Courtney Barnett, Michael Stipe, Sharon Van Etten e Angel Olsen, St. Vincent e Thomas Bartlett, Thurston Moore e Bobby Gillespie…
Noi scegliamo Stipe.

(Paolo Bardelli)