La top 7 della settimana (#41, 2020)

7. KAYTRANADA e Tinashe vampiri

I misteriosi occhi con doppia iride di KAYTRANADA sono quelli di un vampiro in questo videoclip con Tinashe che è già nel mood di un Halloween particolarmente cupo. Se non potremo festeggiarlo, avremo comunque buona musica con cui consolarci.

6. Il talento sottovalutato di Goya Gumbani

COLORS punta spesso i riflettori sui nuovi talenti dell’underground sottovalutati dalla critica: qui propone una doppia performance di Goya Gumbani, artista londinese originario di New York che si muove tra spoken word, rap e jazz. “The Lesser-Known”, il suo EP di quest’anno realizzato in collaborazione con il producer britannico Kiina, finora non ha goduto della considerazione che meriterebbe e COLORS provvede.

5. Il ’68 di Celeste

Celeste ha scritto questo pezzo per “Il processo ai Chicago 7”, film di prossima uscita su Netflix basato sulla vera storia di sette attivisti contro la Guerra nel Vietnam che vennero accusati di cospirazione nel 1968. Celeste è una delle voci del soul neoclassico più importanti degli ultimi anni, e il panorama culturale e artistico intorno a lei inizia a darle l’attenzione che merita.

4. Angel Olsen è folk

Angel Olsen presenta, in acustico, alcuni pezzi del nuovo album e recupera una chicca del 2014. L’atmosfera è folk, l’aria è autunnale. Una performance semplice e intima che confermerebbe, se ce ne fosse bisogno, la versatilità e l’umiltà che rendono già grande Angel Olsen.

3. Megan Thee Stallion rispetta le norme anticovid

La collaborazione di Megan Thee Stallion con Saturday Night Live regala un pezzo rap che parla di appuntamenti durante l’emergenza covid. Kenan Thompson, Chris Redd e Pete Davidson vorrebbero che le donne si togliessero la mascherina, ma Megan e Ego Nwodim le esortano a stare attente: “He don’t care about your health/he just wanna see you topless/pullin’ up to his crib/swallowing his droplets.” Geniale come sempre.

2. YG parodizza Trump

YG non va per il sottile (ricordate “FDP”, uno degli inni del Black Lives Matter?). “Jealous” è una parodia di Trump dove un suo doppelgänger è circondato da spogliarelliste nello Studio Ovale e poi fa l’angelo sdraiato in mezzo alle banconote. Il video si chiude con un appello che in queste settimane sempre più artisti – americani e non – stanno diffondendo: “andate a votare”.

1. La scomparsa di Eddie Van Halen

Tutto il mondo della musica lo omaggia; noi lo ricordiamo con un’intervista di MTV del 1998 svolta nel suo studio e pubblicata ieri su Youtube. Aneddoti e riflessioni in questa versione lontana dal palco dell’artista: “Non esistono regole. Non ho mai imparato a leggere la musica. Forse è per questo che sono così turbolento e poco ortodosso. Ma, se avessi dovuto prendere lezioni di chitarra, adesso non farei tutte le cose folli che so fare.”

(Claudia Calabresi)