Intervista ai Booty EP, il duo di Vancouver arriva in Italia


Francis Hooper e Alli Deleo oltre a gestire The Juniper Room, uno spazio di East Vancouver che ospita performance e studi di registrazione, sono noti nella scena indipendente canadese per la nuova impresa musicale dei Booty EP. Difficile sintetizzare una formula, molto pop e accattivante, che svaria tra momenti synth-pop vagamente 80s e un gusto dreamy introverso e ben arrangiato tra ballad e beat affini all’hip hop.
Il loro EP di debutto, “What, What And The Who Now?” è uscito nella primavera del 2018 e ora si preparano già al seguito. A breve saranno in Italia per sei date, mercoledì 20 novembre al Diagonal Loft Club di Forlì, giovedì 21 novembre al Linecheck di Milano (nell’ambito del focus del meeting sulla scena musicale canadese) e poi a seguire il 22 novembre a Rive Jazz di Cartigliano (VI), il 23 novembre alCircolo Arci Orchidea di Santa Margherita Ligure (GE), il 24 al Twiggy di Varese e infine il 26 Da Emilia a Torino.
Per l’occasione abbiamo scambiato quattro chiacchiere con Francis e Alli, a tutto campo.

In questi casi mi sembra sempre difficile provare a dare una definizione di genere. Come definireste la proposta musicale dei Booty EP usando tre semplici parole?
Groovy, dreamy, contemplative.

Cosa vi ha ispirato di recente in fase di produzione e registrazione?
Al momento le nuove canzoni si concentrano prettamente sul modo in cui ci interroghiamo su noi stessi e sui nostri condizionamenti. Rispetto all’EP dello scorso anno, saranno tracce decisamente più upbeat, un po’ più influenzate dal jazz e poi chissà… Molte cose ancora devono essere svelate, siamo nel mezzo della gestazione del disco e cercheremo di non darci troppe definizioni.

Pensate che esista ancora una “scena canadese” e come si distinguono oggi tra di loro le scene delle principali città? Come se la passa la vostra Vancouver?
La maggior parte delle nostre band preferite sono canadesi. Sì, c’è ancora una scena in Canada ed è sempre molto calda e diversificata. In questo momento stiamo trascorrendo un paio di mesi a Montreal e buona parte delle mie influenze arrivano da lì.
Vancouver? È così cara, così chi ha dei progetti musicali probabilmente al contempo ha o uno due lavori in parallelo. Vivono tutti di espedienti! Ciò è ammirevole, ma ovviamente ha dei lati negativi e dei lati positivi. La città purtroppo sta vivendo la chiusura di un sacco di spazi DIY e art space, acquistati da grandi investitori e speculatori. E dunque gli artisti sono costantemente in lotta per trovare nuovi spazi. Ciò detto, un sacco di musica figa viene ancora fuori da Vancouver e vi consigliamo davvero di approfondirla! Esistono poi istituzioni come Music BC/Factor/Creative BC che danno una mano agli artisti nel loro lavoro.

Siamo alla fine degli anni Dieci ed è tempo di bilancio. Quali sono, secondo voi, gli album più belli o importanti del decennio?
Bernice, “Puff LP: in the air without a shape”
Alvvays, “Antisocialites”
Louis Cole, “Time”
Beach House, “Teen Dream”
Sea Moya, “Falmenta”
Weyes Blood, “Titanic Rising”

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