[#tbt] La decostruzione pop di Battisti, dopo Mogol

Il 29 Settembre il catalogo di Luicio Battisti è comparso su Spotify. Non proprio nella sua completezza, mancando infatti i cinque dischi che l’autore laziale compose con l’aiuto del visionario poeta Pasquale Panella.

Un’assenza che forse non farà rumore in mezzo a tutte le condivisioni delle varie playlist generiche “This Is: Lucio Battisti”, i nazionalpopolari disimpegnati che postano tra tanti cuoricini “Il mio canto libero” e gli storici simpaticoni che si vantano di conoscere “Images”, ‘l’album in inglese’ del 1977 che pochissimo successo riscosse fuori dai confini italiani; in ogni caso la collaborazione Battisti-Panella partorirà dischi che oscillano tra il curioso e il capolavoro, abbandonando chitarre e dedicandosi allo studio dei sequencer e spingendo oltre anche nella struttura stessa dei brani.

Tra questi si trova infatti la perla nascosta del repertorio battistiano, l’ormai cult “Cosa succederà alla ragazza”. Un giro di basso sintetico ipnotizzante, una drum machine che avanza impietosa come la metrica che Panella dona per la voce di Battisti: territori quasi opposti a quelli esplorati con il santone SIAE, che fosse “La canzone del sole” come per le sperimentazione tropicali di “Anima Latina”. La forma canzone distrutta, accenni di techno e rap, poco canto e pochissimi ritornelli, qualcosa di inimmaginabile per il re della canzone italiana.

I testi poi, intrisi di ermetismo e simbolismi (tratto distintivo della scrittura panelliana), sono forse i migliori mai consegnati a Battisti: utilizzando la sua voce come strumento e le sillabe come semplici suoni, incursioni umane su apparati ritmici sintetici che giusto in qualche momento si aprono nella limpidezza della melodia.

Non volendo entrare in merito all’infinita polemica sull’eredità di Battisti, contesa tra l’accumulatore seriale di diritti Mogol e le volontà degli eredi Battisti, da sempre restii rispetto a operazioni che coinvolgano l’autore di “Uomini celesti”, è comunque giusto ricordare anche questa fase del lavoro del più grande autore italiano di musica pop, e speriamo di poter sentire anche i dischi bianchi al più presto online (per ora ragazzi, c’è solo il buon vecchio disco).

Qui potete intanto ascoltare la meravigliosa title track de “Cosa succederà alla ragazza”. Ovviamente, NON su Spotify.

(Matteo Mannocci)