Club To Club 2019, ci siamo! 7 act da scoprire al Crack Stage


Tenere il conto è facile: il 2019 corrisponde alla diciannovesima edizione di Club To Club, un anno in più di Kalporz e un percorso singolare, imprevedibile, internazionale attraverso il clubbing, la sperimentazione, i filoni più underground della dance, fino all’approdo avant-pop che non disdegna sonorità black o, che un tempo avremmo considerato grossolanamente world per la provenienza di determinati artisti.
Si parte mercoledì 30 ottobre con l’edizione dell’anno I d.Afx. (e ci stiamo riferendo alla storica esibizione di Aphex Twin del 2018 come crocevia e cesura storica) e non mancheraano nomi big da grandi arene e nomi tutti da scoprire da ogni parte del globo.
Senza nulla togliere a James Blake, Flume, Chromatics, Battles, Floating Points nella nostra selezione pre-festival cercheremo di soffermarci sui nomi meno noti. Chi ci segue con dedizione, insomma, sa già che Sophie, Holly Herndon, Kelsey Lu, Helado Negro, MorMor, Let’s Eat Grandma sono dei nomi su cui abbiamo scommesso da tempo e non possiamo essere contenti che i nostri “coetanei” di Club To Club abbiano deciso di puntare su di loro in questa edizione molto coraggiosa ed eclettica.
Lo stesso possiamo dire di The Comet Is Coming e Slowthai, che aprirà il festival mercoledì 30 ottobre alle OGR e di Skee Mask, uno degli assoluti highlight della scorsa edizione e che quest’anno sarà premiato con uno show sul palco principale, in chiusura della serata di venerdì 1° novembre accompagnato per di più dagli alienanti visual di Weirdcore, protagonista del concept grafico dell’edizione, che accompagnerà anche altri set tutti da scoprire.
Ci siamo resi conto che tutti gli artisti che avevamo selezionato saranno ospitati dal Crack Stage del Lingotto (il secondo palco) quindi non preciseremo il palco dell’esibizione. Affianco giorno e orari (la timetable completa la trovate qui).

Slikback venerdì 1 nov – 04:00
L’abbiamo già consigliato in occasione della première milanese di C2C e non possiamo fare a meno di ripetere che questo artista kenyota rappresenta una delle cose più interessanti e coinvolgenti che dall’underground sta progressivamente conquistando gli orari più prestigiosi dei maggiori festival del genere. Garantisce la label ugandese Nyege Nyege.
Dopo di lui sarà difficile tornare a casa e prendere sonno. Continuate a ballare sempre al Crack Stage per il set di due dei fondatori di Haunter Records, Sense Fracture e Heith.

Black Midi venerdì 1 nov – 03:00
Per la maggior parte di voi, sono già il nome più chiacchierato del momento. Il giovanissimo quartetto inglese che piace a Damo Suzuki dei Can, ha lasciato tutti a bocca aperta grazie alla scarica di math-rock del debutto “Schlagenheim”. È uscito praticamente tre mesi fa me ne parlano già tutti, quanto basta per inserirli anche nella nostra top7 dei nomi da scoprire.

RAP venerdì 1 nov – 01:30
Chi è nato e cresciuto musicalmente con il post-punk invecchiando è inevitabilmente finito attratto per le sonorità techno più oscure e sperimentali che non perdono la natura fieramente industrial e artsy del genere. Che sia dub o che sia hardcore l’immaginario resta quello. Thomas Bush e Guy Gormley hanno scelto un nome complicatissimo da cercare, ma ne resterete perduti.

ISSAM venerdì 1 nov – 02:50
Issam Harris rappresenta per il Marocco ciò che per noi hanno rappresentato Ghali e Sfera Ebbasta. L’importazione delle sonorità trap e la successiva ri-esportazione attraverso elementi personali e tipicamente nazionali, a partire dalla madrelingua, nel resto del mondo. Con questo nome C2C abbatte più che mai ogni barriera geografica e di genere.

SAMA’ venerdì 1 nov – 05:00
Un’altra artista simbolo dell’underground arabo, esplosa qualche anno fa nelle prime feste di clandestine di Ramallah, la palestinese Sama’, già nota come Skywalker, è la prima dj e producer techno d’esportazione, nata e cresciuta nella West Bank. Una chiusura sui generis per il Crack Stage della prima giornata al Lingotto.

Nivhek sabato 2 nov – 21:10
Probabilmente a qualcuno sarà sfuggito, quindi è bene precisare che dietro a questo nome un po’ freddo ed enigmatico si nasconde Liz Harris aka Grouper, qui accompagnata dall’artista visuale Marcel Weber. Aspettatevi un’avvolgente e cinematica ora di ambient drone glaciale come piace a lei.

72-Hour Post Fight venerdì 1 nov – 22:10
Anche loro in Italia sono tra le novità più apprezzate traversalmente nella scena indipendente, in quella elettronica e nel mondo rap. Tra ambient, post-jazz strumentale ed elettronica molto psichedelica, la band è formata da ex componenti e attuali collaboratori di Leute, Generic Animal e Massimo Pericolo.

Sono rimasti ancora pochissimi pass e qualche biglietto per il weekend.
Tutte le info e gli aggiornamenti qui.