Alla scoperta di Laago! e “Le fasi del sonno” in 7 tracce degli Anni Dieci

Il sogno intramontabile dell’indie rock americano attraversa “Le fasi del sonno” dei Laago!, nuovo progetto di Andrea Catenaro che guarda alla tradizione delle chitarre indie a stelle e strisce, quando indie aveva un altro significato. Dopo due singoli pubblicati in autonomia (uno dei quali con la voce di un guru del genere, Jason Lytle dei Grandaddy), si è accasato in 42 Records, per cui ha pubblicato i singoli “La notte e le idee” e “Dormi!”.
“Le fasi del sonno” è un disco particolare, lontano anni luce dai trend italiani contemporanei, senza nostalgia gratuita, nonostante questo amore per l’indie rock di due decenni fa. E con una direzione molto precisa e originale nella composizione. L’album si apre con uno speech di Bob Nastanovich dei Pavement, scritto appositamente per i Laago!, il disco è stato prodotto da Jesse Germanò, mixato e masterizzato da Andrea Suriani (produttore anche di “Dormi!” e “La notte e le idee”).

Ciao Andrea, partendo dal presupposto che è complimento, com’è essere indie in senso autentico e originario, di questi tempi?
Per me va parecchio oltre il fatto di fare musica con una indipendente e non con una major. Essere Indie significa percorrere strade meno battute, scegliere soluzioni non usuali, sorprendere, essere diverso e quindi originale, personale, autentico. Sono cresciuto ascoltando musica che era tutte queste cose e vorrei nel mio piccolo fare lo stesso.

Grandaddy e Pavement sono i riferimenti più evidenti del disco, anche per via delle collaborazioni con Jason Lytle e Bob Nastanovich. Quali sono invece i vostri riferimenti britannici, che secondo me aleggiano molto, sia a livello di scrittura che di composizione? 
Hai perfettamente ragione. Sono cresciuto da ragazzino col mito dell’Inghilterra e del Britpop, principalmente Blur, i primi 2 degli Oasis, Supergrass. Poi sono tornato indietro a Stone Roses, Smiths, Joy Division, fino ovviamente ai Beatles. Altri inglesi random che mi vengono in mente e mi piacciono tantissimo: Bowie, Radiohead, Arctic Monkeys.
Ed ecco le 7 tracce più importanti degli anni Dieci per i Laago!.
King Krule, “Czech One”

Frank Ocean, “Seigfried”

Amen Dunes, “Believe”

Car Seat Headrest, “drunk drivers/killer whales”

D’Angelo & the Vanguard, “The Charade”

Unknown Mortal Orchestra, “Swim and sleep (Like a shark)”

Childish Gambino, “Redbone”