Damon Locks e il Black Monument Ensemble, tra jazz e diritti civili

La International Anthem, bellissima realtà discografica di Chicago, è la colonna portante della nuova scena avant-garde jazz cittadina, rappresentata da musicisti come Ben LaMar Gay e Angel Bat Dawid (protagonista dello [SCOUTCLOUD] di gennaio).
Il 31 maggio l’etichetta pubblicherà “Where Future Unfolds”, registrazione live del debutto del Black Monument Ensemble di Damon Locks al Garfield Park Botanical Conservatory di Chicago.
Locks, sound e visual artist, dà vita – inizialmente – a un collage sonoro campionando i discorsi del movimento per i diritti civili degli anni sessanta, per poi creare – nell’arco degli ultimi quattro anni – un collettivo di quindici elementi, il Black Monument Ensemble, formato da musicisti, cantanti e ballerini, espressione di una coscienza e spiritualità black in continuo divenire, ad ogni esibizione : anima gospel, radici e vibrazioni jazz, hip hop.
Il progetto di Locks nasce essenzialmente per “trovare un modo per affrontare in modo più concreto i miei sentimenti nei confronti dell’andamento della nostra società “, così racconta a Red Bull Music l’artista americano, toccato nel vivo – in particolar modo – dal periodo di insegnamento dell’arte allo Stateville Correctional Center, prigione statale di massima sicurezza di Crest Hill, sobborgo di Chicago.
L’arte, strano ma vero, può essere ancora un veicolo di messaggi socio-culturali.
Anticipano l’uscita del disco due brani splendidi : “Statement of Intent / Black Monument Theme” e “The Colors That You Bring”.

(Monica Mazzoli)