SHOBALEADER ONE, “Elektrac” (Warp, 2017)

Undici classici dalla discografia di Squarepusher (alter ego di Thomas Jenkinson), adattati e suonati dal collettivo Shobaleader One, band composta dallo stesso Squarepusher e dai fantomatici Strobe Nazard, Company Laser e Arg Nution.
Una vera e propria celebrazione, quella contenuta in “Elektrac”, compiuta attraverso la messa a nuovo di brani tratti per buona parte dalla primissima produzione di Jenkinson, in particolare dagli album “Feed me Weird Things” (Rephlex, 1996) e “Hard Normal Daddy” (Warp, 1997) e dall’Ep “Big Loada” (Warp, 1996). Pezzi che hanno contribuito a rendere Squarepusher – astro nascente della scena elettronica Rephlex-Warp alla fine degli anni ’90 – quel che è e quel che è stato.

Nonostante l’opera di revisione, restano inconfondibili gli attacchi di “Coopers World” (da “Hard Normal Daddy”) e “A Journey to Reedham” (da “Big Loada”); tracce che conservano ancora la forza della loro identità trasversale, in bilico tra jazz, drum’n’bass e mood polizieschi.
Così il sapore dub della nuova versione di “The Swifty” (da “Feed Me Weird Things) e il dolce crescendo di “Iambic 5 Poetry” (da “Budakhan Mindphone”, Warp 1999) accompagnano la smania travolgente del basso di “E8 Boogie” (da “Hard Normal Daddy”).
Un motivo, l’uscita di “Elektrac”, per riscoprire le origini del fenomeno Squarepusher, instancabile sperimentatore, che ha mosso i primi passi una ventina di anni fa nel contesto della nascente scena elettronica, guidata da Aphex Twin e Autechre.

Un suono, quello di Jankinson, che si è sempre mosso tra qualcosa di simile ad una drum’n’bass acida, scomposta, cerebrale, qualche volta difficile da assimilare, e un ermetismo forse eccessivo, che lo ha visto alternare singoli pezzi rimasti nell’immaginario di un’epoca ad album che, nel complesso, sono apparsi incompiuti. Una manciata di rivisitazioni ben riuscite, cucite a pennello per il tour di concerti che la band ha in programma in Europa (senza date previste per il momento in Italia) dal 22 marzo al 9 aprile.

70/100

(Tommaso Artioli)