Sulla scia di Antony Hegarty e Arthur Russel, il pop drammatico dei danesi Cancer

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Tambourhinoceros
, la label danese che seguiamo con attenzione (soprattutto quest’anno con l’esordio degli Irah) ha da pochi giorni presentato la sua nuova release: un altro debutto, un’altra interessante band danese, i Cancer.

Un nome, quello del duo formato da Nikolaj Manuel Vonsild e Kristian Finne Kristensen, che non passa di certo inosservato, anzi scelto proprio per la sua natura controversa: “cela al suo interno l’idea di rendere potente una tragedia personale, a partire dalla condivisione pubblica e affettiva“, dicono i due.

Il lato affettivo è infatti cruciale nella musica dei Cancer: l’ellepì d’esordio “Totem” svela fin da subito un sound molto emotivo, fatto di ascese e discese catartiche, drammatiche, empatiche. Le rispettive radici musicali dei componenti – Nikolaj arriva dall’elettronica, Kristian dall’Americana – si fondono in un suono concreto, molto caldo, reso ancora più umano e drammatico da un cantato simile a tratti a quello di Antony Hegarty, a tratti a quello di Arthur Russel.

“Totem”, il successore dell’EP “Ragazzi” uscito nel 2014, uscirà il 27 gennaio. Fino ad ora si possono ascoltare due estratti, “Die One More Time” e “Tears”, che trovate qui sotto.