La Top 7 della settimana (#41, 2016)

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Eccola, come ogni weekend, la nostra top7 settimanale. Sette cose da ascoltare per recuperare il meglio degli ultimi sette giorni.

#7. Bleach Girls, l’estate che non c’è (qui da noi)

Surf, garage, lo-fi, punk, dalle atmosfere parecchio estive: se il primo brano di questi esordienti Bleach Girls vi sembra fuori stagione è solo perchè siete dalla parte sbagliata del pianeta Terra: il duo infatti arriva da Byron Bay, Australia. Là è cominciata da poco la primavera e l’estate è all’orizzonte. Ora torna tutto, vero?

#6. Daniel Land, ripartire dalle cose semplici

Non conoscevo Daniel Land prima di questa settimana, lo ammetto. Per fortuna si può sempre rimediare. Sonorità pop e atmosfere morbide e soffuse, che ricordano un po’ quelle dei Travis (che nostalgia!): questo nuovo brano “New York Boogie-Woogie” non è davvero niente male. Semplice ed efficace. È il primo estratto dall’album in uscita, “In Love With A Ghost”, che esce il prossimo 25 novembre.

#5. Jonny Fritz, il teodoforo del country-folk americano

Jonny Fritz è uno di quelli che non ne fanno quasi più: outsider, instancabile girovago in lungo e in largo per gli Stati Uniti, musicista autore di quel country-folk nostalgico e sempre piacevole. Il suo ultimo disco “Sweet Creep” val bene un ascolto.

#4. The Lemon Twigs, “As Long As We’re Together”

Diciannove anni uno, addirittura diciassette l’altro: i The Lemon Twigs sono un duo formato dai fratelli Brian e Michael D’Addario, che questa settimana ha fatto uscire il debut-album “Do Hollywood”. Entrambi polistrumentisti, sono autori di quel weird-pop barocco che va molto di moda a Los Angeles (vedi ad esempio alla voce Alex Izenberg), come testimonia anche l’ultimo estratto “As Long As We’re Together”, di cui è stato pubblicato anche il video. Sono prodotti da Jonathan Rado dei Foxygen e piacciono anche a Elton John, se vi può interessare.

#3. E ora qualcosa di completamente diverso: Tanya Tagaq

Questa è una di quelle cose che non avrei mai scoperto da solo.Sono stati i Doomsquad (electro-psychers canadesi, appena approdati su Bella Union), sul loro profilo Facebook, a linkare questa anteprima ospitata su NPR. Tanya Tagaq è probabilmente distante chilometri dai vostri ascolti: di origine Inuit, si potrebbe definire una performer vocale più che una musicista. Nel suo ultimo disco, così come in quelli che l’hanno preceduto, la Tagaq riporta in vita metodi vocali della tradizione del suo popolo, ormai scomparsi, e li mescola con la sua attitudine sperimentatrice. Nella sua musica c’è quindi una fortissima valenza identitaria, e quindi politica: oltre che artista, la Tagaq è anche una convinta attivista, che combatte strenuamente l’oppressione fisica e culturale del suo popolo.

#2. È uscito il nuovo disco degli His Clancyness

Da questa settimana si può ascoltare “Isolation Culture”, tutto il nuovo disco degli His Clancyness. Il loro ritorno è già un buon motivo per essere su di giri, ma anche aggiungeteci che il disco è stato prodotto insieme a Matthew Johnson degli Hookworms e Stu Matthews di Portishead e BEAK>: forza, si ascolta qui sotto.

#1. Irah: un esordio meraviglioso

Qui su Kalporz ne siamo rimasti affascinati al primo ascolto. Ve ne abbiamo parlato già parecchie volte (qui, qui, qui e qui), ma ecco un breve riepilogo per i più distratti: gli Irah sono una band meravigliosa. Autori di un pop ammaliante, magico, mescolato da atmosfere dreamy e trip-hop, arrivano da Copenhagen ed esordiscono su Tambourhinoceros Records con questo “Into Dimension”, che è senza dubbio una delle novità migliori degli ultimi mesi. Fatevi avvolgere.