La Top 7 della settimana (#38, 2016)

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Video, mixtape, full streaming, attesi ritorni, featuring da sogno: ripercorriamo la settimana che sta per concludersi con la consueta rubrica delle sette migliori cose successe negli ultimi sette giorni.

#7. Un’ora e mezza di Kaytranada

Il suo è uno dei nomi più chiacchierati dell’anno, dopo che a maggio è uscito “99,9%”, il suo ultimo disco. Questa settimana Kaytranada ha fatto molto parlare di sè: ha vinto il Polar Music Prize per il miglior album canadese, ha annunciato un mixtape – intitolato “0.01%” – in uscita il prossimo anno, e infine ne ha pubblicato un altro – “0.001% ???” – lungo un’ora e mezza. Si ascolta per intero qui sotto.

#6. Peter Broderick al piano

“Carried”, il primo estratto dal nuovo album di Peter Broderick, ci aveva conquistato anche senza questo video. Ma ecco, col video l’intensità è ancora maggiore. Registrato al Courtyard Theatre di Londra in occasione del “Piano Day 2016”, restituisce tutta la potenza espressiva del polistrumentista e compositore americano.

#5. Un nuovo EP dagli Happyness

Dopo il loro ultimo pregevole “Weird Little Birthday“, uscito un anno fa, gli Happyness hanno da pochi giorni pubblicato un nuovo EP, “Tunnel Vision on Your Part”. Stesse godibili atmosfere indie-rock e lo-fi dello scorso disco, con qualche punta pop in più, in direzione Pulp. Mica poco insomma.

#4. Hope Sandoval feat. Kurt Vile, che bellezza

Uno di quei featuring a cui è impossibile rimanere indifferenti: Hope Sandoval, voce e frontwoman dei Mazzy Star, insieme a Kurt Vile. Il loro brano collaborativo – “Let Me Get There” – fa parte del nuovo disco della Sandoval, prodotto insieme ai Warm Inventions, e cioè insieme a Colm Ó Cíosóig dei My Bloody Vlentine (come vi avevamo anticipato qui).

#3. Ancora Pixx, ancora meraviglia

Questa giovane ragazza continua a catturare la nostra attenzione. Un video migliore dell’altro, una personalità che si fa sempre più interessante da esplorare. Pixx ha tutto per diventare presto un nome grosso del panorama alt-pop internazionale. Godetevi l’ultimo video, “Grip”.

#2. È vero, sono tornati i Dirty Projectors

Si era creata subito molta attesa a seguito dei teaser pubblicati sul loro sito, pochi giorni fa, e figuriamoci ora che è ufficiale: i Dirty Projectors sono tornati. Da ieri sera si può ascoltare “Keep Your Name”, un autentico pezzone, che mescola i virtuosismi vocali di David Longstreth al piano, giochetti elettronici e pure un’incursione hip-hop. Dall’ultimo “Swing To Magellan” sembrano cambiate parecchie cose: stiamo a vedere se è così, e intanto godiamoci “Keep Your Name”.

#1. Jenny Hval, un album “superiore”

Al primo posto questa settimana non poteva non finire lei, Jenny Hval, e il suo ultimo album “Blood Bitch”, che vi avevamo già presentato qui. Sperimentale, oscuro, una specie di rituale, incentrato sui temi del sangue, della donna, con riferimenti anche al mondo horror. Qualcosa di davvero superiore. Qui sotto il full streaming, presentato in anteprima da NPR.