La Top 7 della settimana (#36, 2016)

top7

E’ uscita talmente tanta roba importante che riepilogarla nella Top 7 della settimana avrebbe voluto dire semplicemente fare un riassunto degli articoli già pubblicati su Kalporz. E invece ci muoviamo così: qualcosa (di importante) ripubblichiamo, qualcos’altro spulciamo più attentamente tra le altre ultime uscite.
P.S. I Grandaddy volevo metterli sulla fiducia, ma preferisco gustarmeli a poco a poco, con circospezione e timore reverenziale, e dunque per ora non li voglio ascoltare

7. Il sorriso di Dan Deacon

Purtroppo non l’ho mai sentito suonare, ma mi piacerebbe, e molto. Anzi, forse mi sa che la figata più grossa sarebbe andarci a bere una birra insieme. Così Dan Deacon, davanti al bancone, potrebbe raccontarmi come fa a metterci il sorriso, alle canzoni, come in questa “Change Your Life (You Can Do It)”.

6. Sans Parents, l’estate sta finendo

Mi è piaciuto da matti il singolo “Dead End” di questi australiani, perciò perché non ascoltarsi tutto l’EP? I Sans Parents hanno appena fatto uscire l’EP omonimo rispetto al primo estratto (5 brani) che trasuda di rimpianti di fine estate all’età del college.

5. Il Meeting People Is Easy domenica 11 a Festareggio

Quest’anno mi sono davvero goduto i concerti di Festareggio: Kula Shaker, Soulwax e Vinicio Capossela. Ma c’è un appuntamento caratterizzato dall’atmosfera molto polleggiata che si ripete da 8 anni: il Meeting People Is Easy.
Tra gli ospiti di questa ottava edizione, Francesco Motta, Giorgio Canali & Rossofuoco, Kelly Stoltz, C+C Maxigross, Birthh, Giungla, Terrible Wings Of Democracy + Teppa Bros e, in chiusura, il dj set de Lo Stato Sociale.
Dunque se siete emiliani o giù di lì, sapete cosa fare domenica pomeriggio 11 settembre dalle 17, a Reggio Emilia, ingresso gratuito.

festareggio

4. Cass McCombs e Angel Olsen, una casa calda

“Opposite House” trasmette la sensazione di un ritorno a casa dopo una giornataccia. “It’s good to warm my bones beside the fire”, dicevano i Pink Floyd, e crediamo che Cass McCombs abbia imparato bene la lezione (con feat. di Angel Olsen).

3. Preoccupations, uno spicchio di eternità

Gli Interpol hanno fatto domanda di pensione anticipata, degli White Lies oramai si ricordano in pochi, i Joy Division a distanza di decenni mantengono immutato il loro fascino. Tra alti e bassi quel sound dark malato non muore mai: i Preoccupations si preoccupano di donarcelo in questo spicchio di eternità denominato 2016.

2. L’esaltazione malinconica dei Röyksopp

Non so perché ma quando tornano i Röyksopp mi assale un misto tra esaltazione e malinconia, e anche questa “Never Ever” (feat. Susanne Sundfør) non fa eccezione. Il ritmo è il loro, ma c’è quella virgola, quell’accento nostalgico da piccolo groppo in gola.
Grazie di esserci, Röyksopp.

1. Il Re Inchiostro

Vabbé, c’è bisogno di motivarlo?

(Paolo Bardelli)