MAPLE DEATH NIGHT, Hana-Bi, Marina di Ravenna, 9 luglio 2016

di Piero Merola il 11/07/2016@pieromerola

Maple Death Records è una di quelle label che abbiamo seguito con attenzione fin dalla sua nascita. Dal punk al folk, passando per il noise, con uno sguardo oltreoceano e un mood sempre ruvido e oscuro in tutte le sue uscite. Per la prima volta l’etichetta fondata a Bologna da Jonathan Clancy (già membro di Settlefish, A Classic Education, oggi His Clancyness) approda sulla spiaggia dell’Hana-Bi di Marina di Ravenna con una notte tutta a tema Maple Death. Un piccolo palco si aggiunge al tradizionale palco sotto la tettoia e accoglie al tramonto Second H. Sam, il progetto folk molto rievocativo e Americana, di Samuel Gottardello, già cantante dei John Woo, degli Hormonas e dei Buzz Aldrin. Torna sotto la tettoia, dopo aver aperto Beaches Brew 2015, Nico Pasquini con i drone alienanti del suo progetto Stromboli. Accelerata improvvisa nel crepuscolo con l’action synth-punk dei romani Holiday Inn: una performance che merita davvero tante attenzioni, come concetto e attitudine. Ogni nome ha a modo suo un respiro decisamente internazionale. Anche quando i testi sono in dialetto veneto, come nel caso di Krano, nuovo chiacchieratissimo progetto folk-rock di Marco Spigariol dei Movie Star Junkies (vedi intervista) che regala alla platea un viaggio senza ritorno verso le periferie del Midwest. La degna chiusura è affidata a His Clancyness, sempre più traversali e sempre meno definibili, con una libertà espressiva che dalle radici punk abbraccia i contemporanei The War On Drugs e Deerhunter, per fare due nomi recenti della scena a stelle e strisce. I nuovi brani presentati per l’occasione a Marina di Ravenna promettono bene e cresce l’attesa per il nuovo album registrato a Bristol e anticipato da “Pale Fear” e “Coming Up Empty”.
Di questi tempi, un po’ di aria fresca nel panorama italiano è una manna dal cielo. A volte basta avere una linea chiara che poco bada ai trend e ai compromessi. Il resto lo fa la sostanza e la qualità dei nomi coinvolti. Non è un caso che buona parte delle copie vendute dall’etichetta abbiano acquirenti americani.