Death Index, Hana-Bi, Marina di Ravenna, 13 maggio 2016

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Un altro live senza compromessi in questo inizio di stagione molto oscuro della stagione dei concerti gratuiti dell’Hana-Bi di Marina di Ravenna. Dopo le nostalgie industrial dei Pop. 1280, si continua a guardare a quel decennio con l’hardcore/noise dei Death Index, nuovo progetto uscito per la mitica Deathwish Inc. che ha le sue coordinate tra Tampa e Berlino. Al basso c’è Marco Rapisarda (Sgurd, La Piovra, Archaic e collaboratore di Crocodiles e The Soft Moon), alla voce Carson Cox (frontman Merchandise, già Neon Blud e Church Whip). A completare il quartetto Charles Rowell, chitarrista dei Crocodiles, e Marco Vallicelli (il batterista forlivese oggi in The Soft Moon, già parte del duo Wildmen). A fare il resto ci pensano le nubi e i volumi. La comparsa di un arcobaleno rappresenta uno dei pochi momenti sereni e rassicuranti prima dell’apertura post-punk Modotti. E dei successivi quaranta minuti di assedio supersonico firmato Death Index. Un paio di cover e i brani dell’esordio. Le distorsioni sfrenate di basso e chitarra, fulminanti squarci in pieno stile hardcore, la voce di un Cox sempre teatrale, alienata e d’altri tempi, riesce a regalare emozioni ai meno avvezzi al genere, spesso sotterrata impietosamente dai fragori. Veloci, brevi e straripanti, da “Dream Machine” a “Little ‘n’ Pretty” passando per “The Meal”. Un calcio nei denti rigenerante.

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Foto di Chiara Viola Donati (Instagram: @chiaraviolenta)