Un inglese a Berlino, tra “classica” e synth: ecco Tom Adams

Tom Adams 2400x2400 – digital Art
A Tom Adams basta poco per meravigliare: un piano, qualche synth, una voce celestiale. Giovane polistrumentista inglese di stanza a Berlino, Adams riesce a fondere l’attitudine classica ad un personale gusto personale già riconoscibile. Già al lavoro da tempo su colonne sonore e progetti affini, il suo nuovo EP si chiama “Voyages By Starlight” ed esce il prossimo 6 maggio per la label londinese Kowloon Records.

La musica di Tom Adams unisce le sue qualità da compositore a quelle di producer e cantante: tutti i cinque i pezzi del disco affascinano per l’eleganza e la naturalezza con cui il falsetto, i suoni elettronici e il piano riescano a mescolarsi insieme, in forme che è difficile categorizzare. Quello che si ascolta è infatti un pop malinconico ed emozionale, che si arricchisce grazie alle composizioni quasi ambient ottenute dal piano e dai synth. Atmosfere introspettive e intimiste si alternano ad esplosioni catartiche, in uno spazio immaginario tra Nils Frahm e Jon Hopkins.

Questo è il primo estratto dal disco, forse quello in cui il giovane artista esprime al meglio le sue doti cantautorali.