Benjamin Clementine vince il Mercury Prize 2015

Senza nome
Il prestigioso Mercury Prize 2015 per il miglior album britannico e irlandese è andato a Benjamin Clementine, per il suo album d’esordio “At Least For Now”. L’artista inglese ha superato in finale artisti del calibro di Jamie XX, Florence And The Machine, Aphex Twin, Ghostpoet e altri.

Un disco il suo che ha alle spalle una storia di vita difficile ed intensa: l’infanzia ad Edmonton, complicato sobborgo di Londra, e poi il trasferimento solitario a Parigi, abbandonando la famiglia di origini ghanesi. Lì vive con poco, dorme per strada o in ostelli super-economici, si guadagna quel che basta per mangiare una volta al giorno suonando strumenti di seconda (terza, quarta) mano nei tunnel della metro, fino a quando comincia a guadagnarsi sempre più il successo che merita. Prima una crescente popolarità su Youtube, poi in poco tempo arrivano le esibizioni nei locali. E infine il disco d’esordio, in cui confluisce tutta la vita trascorsa fino ad ora: racconti di solitudine e disperazione cadenzati dal suono del piano, strumento che ha imparato a suonare da autodidatta.

Clementine ha dedicato il premio alle vittime degli attacchi di Parigi, città che l’ha adottato, cresciuto e fatto diventare l’artista che è ora.
Eccolo, in uno dei suoi brani migliori, “Cornerstone”