La Top 7 dei live al David Letterman

david-letterman-1982-2015Dopo 33 anni di conduzione senza interruzioni e un totale di oltre seimila show notturni, David Letterman abbandona ufficialmente il piccolo schermo mercoledì 20 maggio. Dal 1982 nel suo “Late Night with David Letterman” in onda su NBC e poi, dal 1993, con “Late Show with David Letterman” su CBS, ha ospitato praticamente chiunque.
Abbiamo provato a scegliere sette esibizioni live tra le più significative che ripercorrono alcuni dei momenti topici della trasmissione e danno un’idea dell’importanza e della varietà degli artisti ospitati dal conduttore dal 1982 negli NBC Studios e all’Ed Sullivan Theater di Manhattan.
Thanks, Dave…

7. Radiohead, “Karma Police” (29/8/1997)


Il tour promozionale di “Ok Computer” si chiude da Letterman, Thom Yorke è in uno dei suoi periodi di massima sofferenza e insofferenza legata al successo esplosivo dell’album. E si vede. I cinque pazzoidi di Oxford da una “band britannica di nicchia” da quel tour in poi diventeranno una band molto popolare anche dall’altra parte dell’oceano.

6. Sonic Youth, “100%” (4/9/1992)


Nella trasmissione non si è mai badato a problemi di volume e sonorità. Un esempio su tutti i feedback della band che ha sdoganato il noise-rock a platee meno avvezze a dissonanze, distorsioni e chitarre che fischiano. Thurston Moore, Lee Ranaldo, Kim Gordon e Steve Shelley non si risparmiano nemmeno in tv.

5. M.I.A., “Born Free” (13/7/2010)


C’è solo un M.I.A. e Maya lo ribadisce con rabbia e ironia in tv, esibendosi con nove sosia vestite come lei e con un guest d’eccezione, uno sballatissimo Martin Rev dei mitici Suicide. Molti avevano scritto e criticato il brano perché sembrava un plagio della storica band newyorkese. In pochi avevano capito che era più semplicemente un sample. L’artista di origine Tamil lo fa capire senza mezzi termini, come piace a lei.

4. Jay-Z feat. Eminem, “Renegade” (25/6/2010)


Non può mancare una esibizione sul suggestivo rooftop esterno. L’inedita accoppiata hip hop formata dal nuovo re di Brooklyn e dalla superstar di Detroit lascia il segno anche grazie all’impagabile vista sui grattacieli di Midtown.

3. R.E.M., “Radio Free Europe” (20/6/1983)


Primo show televisivo in assoluto per la band di Athens con un irripetibile Michael Stipe con folta chioma bionda con quello che diventerà un classico, seguito da un’altra perla, “So. Central Rain (I’m Sorry)”, ai tempi ancora “untitled”.

2. Tom Waits, “Frank’s Wild Years”/”On The Nickel” (21/12/1983)


Una delle rare esibizioni del crooner californiano che in uno dei momenti artisticamente più alti della sua carriera, regala “Frank’s Wild Years” dall’LP “Swordfishtrombones” (datato proprio 1983) e ripesca “On The Nickel” da “Heartattack and Vine”.

1. Beastie Boys, “Ch-Check It Out” (14/6/2004)


Michael “Mike D” Diamond, il compianto Adam “MCA” Yauch e Adam “Ad-Rock” Horovitz sono una delle ultime icone contemporanee di New York. Epocale il loro show del 2004 che parte dalle scale della metro, continua per strada e si conclude negli studios.