The Whip Hand vincono il Rock Contest 2013

di Paolo Bardelli il 08/12/2013@thebardels

C’è sempre l’atmosfera delle grandi occasioni per la finale del Rock Contest alla Flog di Firenze. Il concorso organizzato da Controradio dà la possibilità di tastare il polso della situazione dell’underground musicale italico e, se queste sono le premesse, nell’anno di grazia 2013 è andata proprio bene. La penultima edizione infatti, quella 2012, non aveva brillato (un po’ inspiegabile era stata la vittoria dei Farewell to Hearth and Home), mentre sabato 7 dicembre 2013 si è avuto l’imbarazzo della scelta per decodificare i migliori.

The Whip Hand, la band vincitrice, è stata convincente sotto tutti i punti di vista: musicale per la proposta che cita, senza annegarsi, gli xx, i Joy Division, gli Interpol, i Liars più tribali e i Pink Floyd di Syd Barrett, e anche scenico per la forza con cui i tre si sono posti sul palco. Sicuramente tra le proposte più radicali uscite negli ultimi anni dal Rock Contest, e pare anche tra le più talentuose. Votati anche dal sottoscritto, in giuria, come band da premiare.

Tra le altre band menzioni particolari vanno allo shoegaze ad alto tasso fonico degli Human Colonies e alla voce sorprendentemente duttile di Deborah Aguggeri degli A New Step Back, che peraltro si eleva troppo rispetto all’electropop bello ma un po’ freddino del trio mantovano (che a tratti ricorda qualcosa degli Everything But The Girl). Luca Guidi da Livorno si è aggiudicato il premio De Pascale (e ci sta), mentre più dimenticabili sono state le esibizioni de La Monarchia, troppo parenti con i Ministri per essere giudicabili, e dei Miriam In Siberia penalizzati da un audio decisamente scomposto.
Insomma, se si escludono i La Monarchia, che sono un gradino sotto le altre cinque band, la Finale del Rock Contest ha mantenuto le alte aspettative che si ripongono in essa.

Arrivederci al prossimo anno, con l’impressione che medio tempore ne sentiremo parlare spesso, dei Whip Hand.

(Sara Telesca degli Human Colonies @ foto di Giulia Naldini e Marco Quinti)