MYLAND, “Light of a New day” (Point Music, 2011)

Gran conferma per i Myland. Dopo quanto di buono fatto sentire nel 2008 con “No Man’s Land” il gruppo milanese, reduce da uno stravolgimento della formazione, si conferma ad alti livelli con questa nuova proposta. “Light of a New Day” è un disco di classe suonato in modo impeccabile con una produzione cristallina, dodici tracce di puro hard rock melodico.

Il secondo lavoro della band di Paolo Morbini dimostra una costruzione dei pezzi molto accurata, con tastiere sempre presenti ma dosate sapientemente in modo da accompagnare i brani e supportare la grande voce del nuovo acquisto Franco Campanella dotato di un timbro potente ed espressivo. Le chitarre variano molto da traccia a traccia, non mantenento quindi solo l’indole melodica ma diventando talvolta più hard o più blues, sempre con un elevato livello tecnico-qualitativo.
Il disco presenta momenti ritmati e veloci (“Stand Up Tonight”, “Never Stop Screaming Rock”) sostenuti da una sezione ritmica molto precisa, altri più pacati (“Flying Higher”) ed altri ancora più AOR, ma quello chè colpisce è la qualità costante dei pezzi nonostante la loro varietà. Un songwriting inattaccabile merito di una formazione i cui componenti spiccano per abilità tecnica e coesione senza scadere in un’esecuzione fredda e distaccata, anzi, capaci di coinvolgere l’ascoltatore facendogli battere il pedino, scaldargli il cuore e aprire gli occhi alla luce di un nuovo giorno.
I Myland possono camminare a testa alta spendo di aver fatto un ottimo lavoro che non ha nulla da invidiare a formazioni estere ben più blasonate. Se tra di voi c’è qualce fan di Toto, Boston, Foreigner, Journey e compagnia hard-melodica, procuratevi questo album, vi farà sicuramente passare degli eleganti momenti di rock.

75/100

(Francesco Gozzi)

15 aprile 2011

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