THE VERY SHORT SHORTS, “Background Music For Bank Robberies” (Bar La Muerte, 2010)

Il trio italo-francese al debutto su Bar La Muerte The Very Short Shorts esplora i territori già dissodati con meritato successo dagli ormai famosi Calibro 35, realizzando una deliziosa raccolta di quindici ondivaghi brani strumentali, il cui spirito complessivo viene ben sintetizzato dal programmatico titolo del disco.
Macinando spirito hard-bolied e suggestioni pulp kriminali in odore di polizziottesco all’italiana, il gruppo si discosta dagli usurati clichè del riciclo manierista tarantiniano per costruire una serie di movimenti e strutture cinetiche nelle quali a farla da padrone è una guizzante fantasia jazz-minimalista, a metà strada tra Michael Nyman, Luis Bacalov e Igor Stravinskij.
In bilico tra il libero gioco concettuale di forme astratte (“Moustache”) e sprazzi caratterizzati da una maggiore linearità narrativa (“Horny Rabbits”), sempre sullo sfondo di un dialogo serrato tra pianoforte e violino, la creatura dei Very Short Shorts lambisce e rimbalza i confini mobili di un prog cameristico, alimentato con gusto ironico e piacevolmente zigzagante, a tratti quasi fusion nel suo coltivato eclettismo, senza tuttavia mai annoiare.
Passamontagna e pistola alla mano il trio allestisce dunque la perfetta colonna sonora per il più bello e imprevedibile dei film polizieschi mai girati, forse un po’ sguarnito sul fronte del groove e del tiro melodico, ma comunque apprezzabile e non banale.

(Francesco Giordani)

8 dicembre 2010

1 Comment

  1. Pingback: Muerte Shorts

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *