KINGS GO FORTH, “The Outsiders are back” (Luaka Bop Records, 2010)

Piccole rivoluzioni crescono. E poco importa se i focolai si sviluppano e divampano per poco, perché il fuoco che brucia ha sempre il potere di scaldare il cuore.
In una piccola etichetta/negozio di dischi di Milwaukee, il proprietario Andy Noble, dj affermato nonché grande appassionato di musica, assembla una congrega di 9 musicisti desiderosi di riportare in auge certe sonorità soul/funk con la mente negli anni ’70 ed il cervello ancorato all’idea di movimento; così, dopo qualche singolo che approda magicamente alla corte di David Byrne e alla sua etichetta Luaka Bop, ecco che il debutto prende magicamente forma. “The Outsiders are back” è un bigami di soul music pregno di scintillanti melodie bagnate dai fiati e funky che corre a rotta di collo ignaro di essere catapultato nel 2010 fuori tempo massimo. Ma la bellezza non ha tempo, e così gli anni settanta e i nostri anni zero si trovano a braccetto senza essere accusati di opportunistici revival con fame da classifica. Solo anima, sole e pochi spiragli di malinconia (le delicate “Fight your Love” e “High on your Love” respirano e si abbronzano con sole Jamaicano); il resto del lotto è Curtis Mayfield travestito da cupido che lancia frecce acuminate che sinuosamente trafiggono e risvegliano la nostra passione per la musica dell’anima. Fra le migliori l’incipit di “One Day”, The Supremes strabordanti di colori in “You Are the One” e Stevie Wonder alle prese con attrezzature vintage che si diverte ad accelerare Marvin Gaye nei sei minuti in crescendo di “Don’t Take my Shadow”.
Outsiders, ma di gran classe.

(Nicola Guerra)

Collegamenti su Kalporz:
David Byrne Look Into The Eyeball
David Byrne & Fatboy Slim Here Lies Love

15 settembre 2010

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