THE KOOKS, Konk (EMI, 2008)

Dovevano essere l’ennesimo gruppettino per adolescenti ormonati, e invece stanno diventando dei pop-Strokes a cui sventolare davanti il proprio cappello in segno di rispetto. Anche perché bisogna avere molta riconoscenza verso chi sa metterti di buonumore. I Kooks con il loro secondo “Konk” riescono a fare quello che volevano fare, cioè suonare divertendosi facendo divertire l’ascoltatore che è preso briosamente da questo britpop spensierato pieno di “tu tu-tu tu-tu tu-tu” come nel singolo “Always Where I Need To Be” o di frasettine alla “it’s alright, it’s ok” come in “Mr. Maker”.

A volte ci pestano anche più duro del (loro) solito (“Do You Wanna”) e va molto bene, altre buttano lì melodie evergreen con una semplicità disarmante. Prendiamo “Shine On”: scommettiamo una Ceres che fra 5 anni ritirare fuori questo pezzo sarà emozionante come tornare nella casa della nostra infanzia.

Album in uscita l’11 aprile, senza ombra di dubbio la miglior release di questo primo scorcio del 2008.

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