E arriva quindi il tempo di giudicare Gnarls Barkley, creatura polimorfa composta dal forzuto rapper Cee-Lo e dal produttore dal tocco d’oro Danger Mouse. Da un bel po’ di mesi il singolo apripista “Crazy” sta impazzando un po’ ovunque, ed è forse il primo caso di tormentone estivo di qualità. Qualità che si ritrova per tutto l’album d’esordio “St. Elsewhere”, che si dimostra lavoro con alti e bassi, ma sempre all’interno di una media davvero elevata. Il mestiere di Danger Mouse è impressionante. Non c’è una base sbagliata, un ritmo azzardato o un’aggiunta gratuita giusto per il gusto di addobbare il suono. E’ puro funk dell’anno 2006, una nuova via per la black music di ritrovare la propria anima senza sputtanarsi nel gangsta catenazzo. E poi, Cee-Lo ha una voce carismatica e sensuale: da negro, insomma. Forse non sarà Sam Cooke – chissa! – ma supera di molte lunghezze tutti i suoi colleghi rapper attualmente in circolazione. E non lo dico per odio inviso della materia, ma proprio perché tra i suoni metallici e addirittura psichedelici del disco, c’è un anima che batte, pulsa e ti invita alla danza. E poi c’è gente che ancora compra i singoli di Rhianna, dai!
La pellicola si concentrerà sui primi anni di carriera del cantautore statunitense
Arancioni Meccanici, 7 ispirazioni tra Funk, psych e (vapor)wave
Waxahatchee alla Maroquinerie di Parigi: quando country, folk e rock si incontrano
“Niente specchi in camerino”, la storia delle canzoni potenti, laceranti, oneste di Chris Cornell
Gli articoli di Kalporz sono disponibili con licenza Creative Commons CC BY-NC-ND 3.0 IT