THE (INTERNATIONAL) NOISE CONSPIRACY, Armed Love (Burning Heart, 2004)

Arrivati al grande pubblico grazie al penultimo “New morning… changing weather”, gli svedesi (International) Noise Conspiracy tornano in grande stile con un lavoro che nulla aggiunge al percorso della band ma contiene la dose di energia e carica rock’n’roll ideale per non risultare un esercizio di stile ma un’opera compiuta e – perché no? – interessante.

Prodotto da Rick Rubin, “Armed Love” presenta la solita miscela di punk classe 1977 (siamo dalle zone dei Clash), quel r’n’b contaminato di soul caro ad Eric Burdon e delle tematiche che, nonostante non disdegnino momenti più disimpegnati, restano fortemente influenzate dalla politica e dal sociale; certo, non più proclami urlati ma alcuni testi sono più che espliciti. Puntano tutto sull’impatto emotivo della loro musica gli svedesi e non potrebbe essere altrimenti vista la portata di canzoni come “The way I feel about you”, “Let’s make history” e “Black mask”, ma la produzione di Rubin a volte si avverte in una maniera troppo pesante (ascoltare “All in all” ad esempio) e influisce negativamente sulla forza espressiva dei brani, infatti, nonostante sia un disco qualitativamente buono e divertente, “Armed love” risulta inferiore rispetto a “New morning… changing weather”, proprio perché difetta di quell’anima grezza e garage che aveva positivamente sconvolto il pubblico davanti a stilettate del calibro di “Capitalism stole my virginity” e “Up for sale”.

In definitiva quindi, la (International) Noise Conspiracy si conferma ma purtroppo non riesce a convincere appieno – metteteci qualche riempitivo e la produzione che, come già detto, rischia di diventare troppo patinata – seppur “Armed love” riesca comunque a regalare quaranta minuti di più che piacevole rock’n’roll.

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