SDSM Festival (Guaria Sanframondi – Benevento) (24-27 luglio 2003)

“Ma cosa c’è stasera a Guardia Sanframondi?”. Il signore con prole che esce dalla pizzeria sulla via che da Napoli porta al paese del Sixdaysonicmadness (o Six day sonic madness) probabilmente non conosce i Three Second Kiss, ma ha capito che qualcosa sul cucuzzolo della collina sta per succedere e ci indica la strada.

Anche aiutati dalle indicazioni è facile perdersi tra le strade indifferenti del beneventano nel tentativo di arrampicarsi sul colle di Guardia Sanframondi. Si inzia a respirare una bella aria appena scesi dall’auto, ma non c’è tempo di dare un’occhiata al piccolo borgo medioevale che sembra accogliere con curiosità e simpatia la pacifica invasione che subisce da sei anni a fine luglio. Il palco è montato proprio sulla sommità delle rovine del castello medioevale. Questa sesta edizione è importante per il SDSM Festival che per la prima volta propone ogni sera una band di richiamo ad altri due gruppi selezionati tra gli oltre 300 demo ricevuti dall’organizzazione del festival.

I primi a mettere i piedi sul palco nella serata d’apertura del 24 luglio sono i modenesi Tempo de Mal con il loro miscuglio di punk, noise, elettronica e post-rock, seguiti dai campani a Toy’s Orchestra che coinvolgono nelle danze il pubblico con il loro pop psichedelico e schizofrenia post-punk. Ritardano (ma poi ce la fanno) a guadagnare il palco gli Zu, il trio romano basso, batteria e sax che scaraventa sulla folla la propria alchimia gorgheggiante di suoni rock, punk e jazz.

Chissà se sono venuti giù in macchina insieme i Muzzy At The Phone e i Giardini di Mirò, entrambi reggiani ed entrambi sul palco la serata di venerdì 25 luglio aperta dal nervous pop dei romani Masoko. Dal metal dei Muzzy At The Phone si passa alle atmosfere oniriche dei Giardini di Mirò, melodie avvolgenti ed ipnotiche che restano sospese nell’aria per poi scaricarsi improvvisamente al suolo. Nel recente “Punk… Not Diet!“, con l’aggiunta della voce nei loro pezzi prima solo strumentali, sono arrivati alle orecchie di molti senza perdere i consensi conquistati con i lavori precedenti.

Faccia di cane:

Il rock acustico dei La Spina e l’emo-core dei Faccia di cane spiana no la via del palco ai Three Second Kiss. Il trio di Bologna, attivo ormai da una decina d’anni e con un curriculum pieno di collaborazioni (Shellac, June Of 44 e Shipping News) ha un piede in Italia e l’altro negli Stati Uniti. Il loro noise violento e compatto entra in circolo subito. I tre sul palco sembrano svuotarsi e rigenerarsi sui loro strumenti. Le facce di chi si è scottato con il loro suono per la prima volta a Guardia Sanframondi si possono tradurre liberamente con “cazzo però questi”.

Three Second kiss

Primi tra gli ultimi i milanesi Pilot Jazou, alle prese con contaminazioni tra jazz ed elettronica, seguiti dal rock al femminile dei Melon Rouge da Caserta. La conclusione del festival si avvicina e i predestinati a fare da sigla finale del SDSM sono gli anconetani Yuppie Flu, sospesi tra l’arena indie italiana e i palchi europei. Il loro ultimo disco (“Days Before The Day”) conferma la band come una delle realtà italiane più interessanti degli ultimi anni, ma l’atteggiamento sul palco, spocchioso e divistico, invita sinceramente ad andare a controllare se per caso è scaduto il disco orario. Le melodie cristalline e malinconiche degli anconetani, sostenute da un intrecciarsi di gran classe di suoni acustici ed elettronici, si apprezzano di più ad occhi chiusi, almeno per quanto è stato visto a Guardia Sanframondi.

Yuppie Flu:

Un festival, quello di Guardia Sanframondi, ricco di spunti, di facce sorridenti, di buona musica. Sarà che non è possibile sbagliare strada e finire al SDSM, sarà il borgo con le sue vie strette strette e la facilità con cui ci si conosce, saranno le birre, sarà che si capisce che Angelo non ha organizzato tutta la baracca per farsi la villa ad Ischia, ma vorresti che questi concerti durassero almeno tutta l’estate invece di quattro giorni. Quello guardiasanframondino (si dirà così?) è di sicuro un modello da esportare.

giovedì 24 luglio
A Toy’s Orchestra – Salerno
Tempo De Mal – Modena
special guest: ZU

venerdì 25 luglio
Masoko – Roma
Muzzy At The Phone – Reggio Emilia
special guest: GIARDINI DI MIRO’

sabato 26 luglio
Faccia Di Cane – Torino
La Spina – Parma
special guest: THREE SECOND KISS

domenica 27 luglio
Melon Rouge – Caserta
Pilot Jazou – Milano
special guest: YUPPIE FLU