TEENAGE FANCLUB & JAD FAIR, Words of Wisdom and Hope (Domino, 2002)

L’idea è senza dubbio intrigante. Far incontrare due artisti differenti e scovarne i punti di contatto. Da un lato trovate uno dei personaggi più irregolari della musica indipendente americana, Jad Fair, membro degli Half Japanese e autore di diverse collaborazioni, le ultime con Yo La Tengo e Daniel Johnston, dall’altro i Teenage Fanclub uno dei gruppi britannici di culto più inclini a seguire le ariose melodie dei Big Star. Un incontro inatteso, che ha prodotto questo “Words of Wisdom and Hope”, registrato a Glasgow, la città di provenienza dei Teenage Fanclub.

Un incontro più che produttivo, perché l’attacco del disco è fulminante. Prima “Behold the Miracle”, che ha una melodia freschissima e incalzante sorretta dalle chitarre e dal suono di un organo, una di quelle canzoni pop ruvide che è impossibile togliersi dalla testa, sulla stessa lunghezza d’onda di Velvet Underground e Jonathan Ritchman. Di seguito arrivano la dolcezza di “I Feel Fine”, dalle parti del Lou Reed soffice di “Coney Island Baby”, e soprattutto “Near to You’, ossia un altro gioiello melodico che esplode letteralmente nel ritornello. Continuando con la delicata “Smile” e proseguendo fino alla rumorosa “Crush on You”, il gioco riesce alla perfezione. Canzoni gioiose e primaverili, armonie perfette su cui la voce un po’ sgraziata di Jad Fair canta parole d’amore. “If you’re looking for a love song, you’ve come to the right place”, dice appunto il Nostro in “Crush on You”.

Continuasse su questo registro ne uscirebbe un disco adorabile. Invece, proseguendo, la tensione si stempera, la musica rallenta e le canzoni appaiono più smorzate, più normali. Spesso piacevoli, tra qualche buon intermezzo folk, “Vampire’s Claw”, e qualche nuovo impulso di energia, “Love’s Taken Over”, talvolta senza la concisione necessaria, così che i brani divengono troppo lunghi e scivolano nella noia, come accade in “You Rock”.

In ogni caso, quello che resta memorabile è la partenza bruciante di un buon disco che avrebbe potuto essere davvero grande.

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