“Preso Giallo” sa di autoproduzione. A partire dal titolo, dalla copertina impresentabile, da tuttto quel certo non-so-che di artigianale. Le tracce stesse rispecchiano questa prima impressione. Nel complesso l’album è sbrindellato. Produzioni eterogenee, qualità alalenante. Dall’appena decente al proprio ben fatto.
Un resoconto conclusivo ci lascia comunque una buona impressione. Tra Vez e Vigor, metà dell’album è appannaggio dei due ex OTR (reincarnati in Gente Guasta). Se vi piace quello stile, è tutto qua. Anche se sottotono. Okay, dai due qui sopra non è mai lecito attendersi fuochi d’artificio, ma le otto tracce sotto loro tutela sono proprio spoglie. Per lo meno spoglie. Il resto dell’album se lo spartiscono lo stesso Kaso, Michael e Shocca. Dj Shocca per un’ottima “Età dell’oro”. Così va “Preso giallo”. Palleggiando gli stili e trascurando le esigenze dei padroni di casa. Per Kaso e Maxi B forse sarebbe stato più adatto un beat alla Bassi. O meglio ancora alla Dj Zeta. L’accoppiata Vez-Vigor non gli fa proprio un favore… Tant’è, il risultato non è disprezzabile. Buon apporto dei feat, da Bassi a Nesly Rice, fino agli Homiez Mastino e El Presidente. Tante scuole diverse, che nel bazaar di questa produzione stanno davvero bene. Infine il colpo di genio, c’è anche quello, arriva con “Prossimamente”. Grande idea il “trailer in FM” in cui una strofa a testa un po’ di rapper presentano i loro proissimi lavori. Ci sono i Cor Veleno, la CdB, “Basley Click” e altri ancora. Niente male.
Il patto è sopportare tanto disordine. Ogni traccia per conto suo, un’aria da jam anarchica appena rappezzata in post produzione. Basta sopportare questo, farsene una ragione. E alla fine, inquadrato il soggetto, dimenticate le magagne, con ragionevole convinzione “Preso giallo” sarà promosso. Un album dignitoso, ma leggerino. Un album da 2000 italiano. Sì insomma, per un’annata così anche “Preso giallo” diventa ‘Gran Riserva’. Sarà meglio non fare i difficili…
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