JOVANOTTI, Autobiografia di una festa (Soleluna, 2000, live)

Lorenzo… Jovanotti. Un grande cantante? Forse no. Un grande musicista? Sicuramente no! E allora? Allora è di sicuro uno che ha un cervello che sembra la borsa di Mary Poppins. Un cantiere di fantasia e genialità che riescono a sopperire a delle evidenti impreparazioni musicali. A 33 anni suonati sembra ancora un Peter Pan in cerca della sua ombra e forse questo è il suo segreto: cambiare pelle in ogni album; parlare anche di argomenti importanti e a volte tragici sempre con semplicità e candore; ma soprattutto sapersi circondare di musicisti di grande spessore e competenza. Foschi, Centonze e Saturnino rappresentano un po’ lo «zoccolo duro» di una sinergia ormai decennale ma anche la new entry Tico Rodriguez, alle percussioni, è stata molto felice. E così è nato anche il primo live di questo a dir poco eclettico vulcano di idee e invenzioni. Ha aperto i concerti cantando “Un Raggio Di Sole” appeso per aria insieme ai componenti del gruppo e, durante alcune canzoni, ha riempito l’aria di odori di borotalco, cappuccino, arancia…e chi se lo aspettava? L’album è doppio, le canzoni sono 27 più il nuovo singolo “File Not Found” per oltre 140 minuti di musica; c’è di che divertirsi. L’ascolto è perfetto, pulito; il libretto interno di 84 pagine profuma di borotalco (si può scegliere anche l’arancia) ed illustra in maniera pittoresca e disordinata una serie di disegni che rappresentano le idee, le fonti e i messaggi di pace che tutto il disco vuole trasmettere. Le ultime pagine sono dedicate a Greenpeace ed Amnesty International, che Lorenzo cita ad ogni concerto. Le canzoni inserite nel disco riassumono in maniera completa le varie fasi che Jovanotti ha attraversato durante questi anni, andando addirittura a ripescare un pezzo come “La Mia Moto” che, come testo, è lontana anni luce dall’immagine che ormai si ha di lui, ma dal pubblico è accolta con un boato da tapparsi le orecchie. L’album “Capo Horn” è chiaramente il più sfruttato con la già citata “Un Raggio Di Sole”, con “Per Te”, “Dolce Fare Niente” ed una arricchita “Il Resto Va Da Se”. Non mancano però i classici come “Serenata Rap”, “Bella”, “Questa E’ La Mia Casa” e “Penso Positivo” che sono cantati dal pubblico a squarciagola e senza mancare una battuta. Chi si “impiccia” nel cantare è invece lui durante “Un Giorno Di Sole”, ma gli applausi sono ancora più forti. La fusione di chi ascolta con chi suona è impressionante e Jovanotti la gestisce da mattatore coinvolgendo la gente con grande genuinità. Il disco si chiude con “Gente Della Notte” (suonata solo con una soffice chitarra armata di “wa wa”), “Ciao Mamma” e “Ragazzo Fortunato”, Poi è solo applausi ed urla per un concerto davvero ben curato. Il nuovo singolo “File Not Found” è una sorta di riflessione isterica su internet, cibi transgenici, crisi di governo e animali abbandonati accompagnata da strumenti sintetizzati all’estremo e da una chitarra insolitamente aggressiva. La frase più ripetuta è “L’universo è un ipertesto da cliccare, c’era scritto sulla base dell’altare” (tanto per dare un’idea!!!!). Che altro dire se non che vale la pena acquistare questo live? Sicuramente non vi lascerà delusi e distaccati. Qui sotto troverete la scaletta completa del concerto.

A presto

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