Perera Elsewhere, oltre l’hyper-pop

L’hyper-pop è morto, ma non ce la facciamo a dire “viva l’hyper-pop”. Per fortuna le cose stanno cambiando, e il pop si sta evolvendo in stratificazioni (a mio parere) più interessanti.

Come il nuovo album di Perera Elsewhere, “Home”, che dopo cinque anni è uscito il 30 settembre per la casa discografica Friends of Friends di Los Angeles, che ha nel tempo pubblicato artisti come Indian Wells, Shlohmo e Jon Hopkins.

Perera Elsewhere, cantautrice/produttrice londinese con base a Berlino, originaria dello Sri-Lanka, ex cantante di Jahcoozi e affiliata a BPitch Control di Ellen Allien, è il nuovo Best Act dei VIA Awards in Germania. Sta producendo il nuovo album dell’icona tedesca Nina Agen in uscita il prossimo dicembre, dopo le collaborazioni con i registi Ava DuVernay e il premio Oscar Paolo Sorrentino, e le composizioni per immagini in movimento, installazioni artistiche e spettacoli di danza. È stato possibile vederla come solista, live band o DJ al CTM di Berlino, al Guggenheim, alla Filarmonica di Amburgo, al Mutek, al Roskilde, al Berghain e alla Ruhrtriennale. Ha condotto programmi di educazione musicale in Europa, Asia e Africa in collaborazione con British Council, Goethe Institute, Ableton, Native Instruments ed Errrormusic.