[Anteprima ITA] Sorseggiando l’Irish Whiskey dei Diplomatics

È tempo per un nuovo rock “maneggiato” in Italia che impari dall’ondata post-punk? Non è dato di saperlo. Nel frattempo però Kalporz è felice di ospitare in anteprima italiana il nuovo singolo dei Diplomatics, Irish Whiskey, che peraltro – dopo il primo singolo Nevah  che in effetti era più sul lato new-wave/post-punk – sfoggia un’indole maggiormente newyorkese seventies.

Irish Whiskey è in uscita domani 29 gennaio 2021 per Slimer Records.

Entrambi i singoli sono stati registrati nel febbraio 2020 da Brown Barcella al T.U.P. Studio di Brescia, in modo da esaltare una propensione per sonorità analogiche, e in seguito masterizzati da Ric Zambly, e mostrano appunto due facce complementari della band di Venezia.

Queste le note del presskit:

Nevah segnava una svolta stilistica in direzione post-punk e new wave, caratterizzata da linea vocale declamata e chitarre acide e nervose, dagli arpeggi effettati. L’approccio ruvido del sestetto si alimentava dell’ascolto di gruppi appartenenti all’odierna scena britannica, a partire dai Fontaines D.C. per proseguire con Shame, IDLES e Savages: “Ognuno di noi ha trascorso un periodo difficile tra la fine del 2019 e l’inizio del 2020. Ci siamo avvicinati a questi gruppi per via della rabbia, assolutamente sincera, che sono in grado di sprigionare con il loro approccio poetico, contribuendo a far tornare il punk un genere attuale e trasformandosi in tal modo in nuovi punti di riferimento”. Nevah racconta di un extraterrestre arrivato sulla Terra che, nonostante sia affascinato dalla bellezza del nostro pianeta, rimane deluso da quanto osserva attorno a sé: persone tristi, sole e insoddisfatte, in un mondo allo sbando. La misantropia delle parole rappresenta le sensazioni provate dai Diplomatics in questo particolare periodo storico. Nevah è accompagnato da un videoclip realizzato da Edoardo Bocchi sulle colline della provincia vicentina, presso luoghi abbandonati e decadenti che vanno a costituire un panorama distopico in linea con le tematiche affrontate, in un continuo susseguirsi di riprese frenetiche.

Irish Whiskey, invece, riporta l’ascoltatore dei Diplomatics verso binari più conosciuti, ovvero verso un background rock, punk e soul mutuato innanzitutto dalla New York degli anni 70 ma capace di mixare con attitudine crossover influenze come The Rolling Stones, Stooges, The Who e Feelies. Tuttavia, la virata verso i già menzionati territori post-punk è ribadita soprattutto per quanto riguarda la parte cantata. Le strofe sono quasi recitate, supportate da corde stavolta in linea tanto con con i classici The Replacements quanto con la scena Paisley Underground dei vari Dream Syndicate e Green On Red. Il testo è immediato: sì, il riferimento è proprio alla vecchia abitudine della band di scolarsi qualche shottino di whiskey irlandese prima di salire sul palco. Se Nevah pone l’accento su argomenti sociali, Irish Whiskey rappresenta insomma la positività nel ritrovarsi tra amici davanti a un bicchiere di roba buona.

L’artwork neroarancio, sia dell’EP sia dei due singoli, è a cura della nota graphic designer Raissa Pardini, residente a Glasgow e già all’opera per artisti quali i succitati IDLES, The Orielles e Mystery Jets. “Conosciamo Raissa da tempo perché, prima che si trasferisse in UK, seguiva la scena punk nostrana, così come noi siamo stati sempre attenti ai suoi lavori. Abbiamo gli stessi gusti musicali. Lo stile grafico da lei adottato, molto minimal ’60-’70 con colori ben definiti e stile retro, ci è sempre piaciuto e l’idea di iniziare una collaborazione assieme proprio con questo EP, che suona molto post-punk e inglese, ci è parsa ottima“.”

Diplomatics sono attivi dal 2013, con un EP omonimo e due album alle spalle (Don’t Be Scared, Here Are The Diplomatics del 2014 e I Lost My Soul In This Town del 2017, quest’ultimo pubblicato da Shyrec/Go Down Records). In attesa di poter intraprendere un nuovo tour in Spagna, la formazione veneta ha inanellato nel corso del tempo numerosi show selvaggi in giro per l’Europa, anche di supporto a nomi come Buzzocks, Fleshtones, The Sonics e Giuda.


Diplomatics
Daniel Carollo: voce
Emanuele Garziera: chitarra
Matteo Marsetti: chitarra
Niccolò Sabin: batteria
Andrea Lucato: basso
Andrea Dalla Via: piano


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Label: Slimer Records | Press: Digipur – press@digipur.it

Foto credit: Nicola Cioffi
Foto fornita dall’Ufficio Stampa Digipur con autorizzazione redazionale