La Top7 della settimana (#3, 2016)

grunge

Questa settimana la classifica è obbligata: una top7 dei “ritorni”. Siamo reduci dal “risveglio della forza” natalizio, ed effettivamente in questi giorni si sono risvegliati artisti e band che credevamo – oramai – in letargo profondo. Bene così.

7. Il ritorno degli Underworld

Quando leggo il nome Underworld (sarò limitato) mi metto sempre a canticchiare in testa “Drive boy dog boy Dirty numb angel boy In the doorway boy…”. Non è un limite, è una forza: in quante band hanno lasciato un così ben definito ricordo, con una canzone così riconoscibile e granitica, così impressa nelle nostre menti?
Ebbene, in questa week sono tornati anche loro, con “I Exhale”. Il loro nuovo album “Barbara Barbara, we face a shining future”, uscirà il 18 marzo 2016.

6. Il ritorno dei Suede

Per rimanere in tema ’90, sono rispuntati pure i Suede: la canzone (“No Tomorrow”) non è un capolavoro, ma ha due punti di forza. Uno, la voce di Brett Anderson (non dimentichiamocelo mai). Due: il secondo accordo del ritornello, un accordo minore inaspettato, nostalgico, che fa materializzare il tempo in cui governava Giuliano Amato ed era appena scoppiata Tangentopoli. So nineties.

5. Il ritorno dei Violent Femmes

Beh, quando una band così seminale come il trio di Milwaukee torna dopo 15 anni c’è bisogno di aggiungere altro?
“We Can Do Anything”, il nuovo lp, è programmato per il 4 marzo 2016. Qui di seguito, su widget di NPR, si può ascoltare “Memory”:

4. Il ritorno di M. Ward

Come solista lo avevamo lasciato nel 2012, per cui la sua condizione è diversa dalle cariatidi di prima. Torna con un singolo positivo, con un video nature ed un animo mondialista. Il prossimo album di M. Ward si intitola ‘More Rain” e uscirà il 4 marzo 2016 su Bella Union e [PIAS] Cooperative.

3. Il ritorno di Jean-Benoit Dunckel degli Air con il progetto Starwalker

Il comunicato stampa dice che: Starwalker non è un side project”. Noi speriamo invece che lo sia: gli Air sono in cartellone al Primavera Sound 2016, perciò perché dover orientare la fiducia in altri? Superato ciò, bisogna dirlo: la nuova canzone del duo formato da Jean-Benoit Dunckel degli Air e Bardi Johannsson aka Bang Gang, “Everybody’s Got Their Own Way”, è una piccola bomba. C’è tutto quello che vorreste da un ottimo retro-electro-pop. Ascoltate e mi dite?

2. Il ritorno di PJ Harvey

Lei è la vera regina d’Inghilterra. “The Wheel” ci ridona un’artista inquieta, mai doma. E’ così che deve essere, PJ.

PJ Harvey "The Wheel" from TTonyMontana on Vimeo.

1. Il ritorno dei Radiohead

Di tutti i prescelti per questa Top7, i Radiohead sono gli unici che non hanno reso disponibile qualcosa di musicale, ma è bastato l’annuncio di tre loro concerti (Barcellona, San Gallo, Lisbona) per far viaggiare il pensiero e i sogni. Forza dei cinque di Oxford.
E viene da fantasticare ad occhi aperti pensando al loro live: in fondo, come dico da mo, un concerto dei Radiohead è una delle venti cose per cui val la pena vivere.

We will be playing #PrimaveraSound #Barcelona Jun 1th/5th

Una foto pubblicata da Radiohead (@radiohead.official) in data:

(Paolo Bardelli)

foto sopra di @oldkingcoleyounger
foto in home di @creaturemilk