Saintseneca, la metafisica, i sogni e il folk-rock

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Se amate il suono folk-alt rock grezzo e scanzonato tipicamente anni Novanta che fortunatamente sta tornando di moda (Waxahatchee, All Dogs tra i primi nomi che ci vengono in mente), allora dovreste dare un ascolto anche a questi Saintseneca.

Sono in cinque, arrivano da Columbus (Ohio) e sta per uscire il loro secondo disco – “Such Things” – dopo che il loro debutto “Dark Arc” uscito l’anno scorso ha attirato le meritate attenzioni. A contraddistinguerli è un folk ibrido, sia nelle attitudini – si avvicina al punk, al rock, al lo-fi a seconda delle canzoni – sia nel suono, che mescola chitarra-basso-batteria con altri strani strumenti acustici come il bulbul, il dulcimer, il bouzouki.
A lanciare “Such Things” è stato l’estratto “Sleeper Hold”, che a quanto dice il leader Zac Little parla di metafisica, flussi di coscienza, sostanza dei sogni. Che vi importi o no, merita un ascolto: atmosfere solari e cantato obliquo, melodie e ritornelli a presa rapida.


Dopo “Sleeper Hold” sono usciti anche “River” – pezzo più carico, più elettrico e con i bassi belli decisi – e “Bad Ideas” – dal suono più lo-fi, a confermare le capacità di proporre una produzione allo stesso tempo coerente e variegata.

Da oggi poi “Such Things” – che uscirà il 9 ottobre per la Anti- – si può anche ascoltare per intero via NPR. In fondo la cover e la tracklist.

Saintseneca's Such Things comes out Oct. 9 on Anti-.“Such Things”, la tracklist

01 “Such Things”
02 “///”
03 “Sleeper Hold”
04 “Estuary”
05 “Rare Form”
06 “Bad Ideas”
07 “The Awefull Yawn”
08 “How Many Blankets Are In The World?”
09 “River”
10 “Soft Edges”
11 “The All Full On”
12 “Necker Cube”
13 “Lazarus”
14 “House Divided”
15 “Maya 31″