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Rock Your Head si prepara a tornare a Montebello di Bertona per la quindicesima edizione, preservando l’originale format di tre giorni, dal 12 al 14 agosto, e confermandosi uno dei più importanti eventi fieramente indipendenti della regione e più in generale dell’intero sud Italia.
Rock Your Head Festival 2025 prosegue il suo cammino senza compromessi, continuando a ribadire con forza la sua autentica vocazione: essere uno spazio libero, accessibile, partecipato e resistente. In un’epoca di profonde trasformazioni sociali e culturali, il RYH Festival si rinnova senza perdere la propria identità, costruendo processi dal basso con le persone e per il territorio. L’edizione 2025 presenta due importanti novità: una line-up rinnovata e ricca di contaminazioni sonore da tutto il mondo, e un programma ampliato di attività culturali e laboratori, pensato per coinvolgere ancora più attivamente il pubblico. Il festival continua a crescere, restando però fedele alla sua identità indipendente, radicata nel territorio e costruita con chi lo vive. Come dichiarato dalla Direzione artistica: “Se Rock Your Head è arrivato alla quindicesima edizione è perché non ha mai smesso di essere un’esperienza collettiva e politica, in grado di creare comunità, immaginazione e resistenza in un’epoca che marginalizza i territori interni. Noi vogliamo continuare a raccontare una storia diversa, fatta di relazioni vere e cultura dal basso.”
In cartellone figurano, in rigoroso ordine alfabetico, gli A/lpaca band mantovana post-punk e kraut-rock in una veste sempre più elettronica e sperimentale, gli Adult Matters con una proposta dream-pop e indie-folk tra chitarre 90’s e synth orchestrali, i Bucket da Dublino per scuotere le fondamenta con un sound garage che sfida i limiti di volume e intensità. E poi ancora i Five Bucks band originaria di Varese a metà strada punk lo-fi e rnr molto sui generis, i God Of The Basement con un groove serrato tra dub, drum and bass e trip hop, Lit Up Fuse, un eccentrico mix di di “nu techno” da loro utilizzato per definire una proposta elettronica fieramente punkm ad alta intensità. Completano il cartellone Monte Mai trio psych-pop che non disdegna territori elettronici e che si autodefinisce tropicalpino, per origini e aspirazioni svizzere e caraibiche, gli Olivia Goose in un più consono trip tra garage, post-punk e indie rock, i Planet Opal, rivelazione dell’elettronica italiana tra post-punk e disco, gli ineffabili Poo Poo Talks, i gallesi Shlug, per un incendiaria miscela di noise e post-punk. Se infine Torba offre un’esperienza sonora densa, fatta di stratificazioni rumoriste e ritualità, gli Yard, band dublinese che sta rivoluzionando l’electropunk per la prima volta in Italia proprio per il RYH, farà tremare Montebello di Bertona con imprendibili ritmiche techno-industrial.