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Lunedì 19 Maggio – ACID MOTHERS TEMPLE, Arci Bellezza, Milano
A trent’anni dalla fondazione, avvenuta nel 1995 per mano del leggendario chitarrista Makoto Kawabata, Acid Mothers Temple restano un’istituzione del rock psichedelico dal sol levante che si è sempre spinta oltre i confini dello space rock e dell’improvvisazione sonora. Concepito originariamente come collettivo soul che comprendeva musicisti, ballerini, artisti, agricoltori, canalizzatori, ex-yakuza, ricercatori di sirene e vagabondi professionisti accomunati da una dedizione per l’improvvisazione, sono oggi rappresentati sul palco da Kawabata Makoto: chitarra, guru della velocità – Higashi Hiroshi: sintetizzatore, dio della pesca – Jyonson Tsu: voce, chitarra, bouzouki, fischio di mezzanotte – Satoshima Nani: batteria, un’altra dimensione – Sawano Shozo: basso, uomo maledetto. Ad aprire il live di
The Winstons, progetto di tre amici fraterni come Roberto Dell’Era, Lino Gitto e Enrico Gabrielli che suoneranno brani dal loro terzo disco Third, uscito nell’Ottobre 2024 per Baobab Music, distribuito da ADA Music Italy. Biglietti su Dice.
Martedì 20 Maggio – MARC RIBOT + AVA MENDOZA, Teatro Comunale, Vicenza
Nel panorama musicale contemporaneo, Marc Ribot (Newark, New Jersey, 1954), è un personaggio caratterizzato da una propria unicità. Dopo un apprendistato come chitarrista turnista, ha suonato con un elenco di artisti via via divenuto impressionante, da Tom Waits a Caetano Veloso, da John Zorn a Wilson Pickett e Arto Lindsay, e poi Elvis Costello, Allen Ginsberg, Robert Plant e Alison Krauss, Vinicio Capossela, McCoy Tyner, Marianne Faithfull e mille altri che rischierebbero di far diventare la lista da vertiginosa a stucchevole. L’autentica grandezza di Ribot sta però nei suoi lavori da band leader (per esempio con il progetto Ceramic Dog oppure i Los Cubanos Postizos o, ancora, The Young Philadelphians) o, forse ancor di più, nei set in guitar solo che sono una delle costanti della sua ricerca (si veda l’album Silent Movies). A Vicenza, Ribot dividerà la sua performance in una prima parte in solo acustico e una seconda di libere e complete improvvisazioni elettriche con un’altra chitarrista che ama sperimentare, Ava Mendoza, fra gli artisti più interessanti delle ultime generazioni che si esprimono attraverso i nuovi linguaggi, quelli che fondono trasversalmente avanguardia, free jazz e avant-rock. Biglietti a questo link.
Giovedì 22 Maggio – HOWE GELB, Bagni Elsa, Fano
Grande attesa per il set di Howe Gelb in duo con Lorenzo Corsi – già chitarrista di Costeau, Nada, Luci della Centrale Elettrica e Cristina Donà. Il talentuoso musicista e cantautore di Tucson è noto per il suo stile eclettico che mescola rock, folk, country e jazz. Fondatore e leader dei Giant Sand, Howe ha conquistato il pubblico con la sua creatività e il suo modo unico di interpretare la musica. La sua carriera è caratterizzata da un approccio sperimentale e innovativo, che lo rende una figura di spicco nel panorama musicale indie e alternative. Con una lunga lista di album e collaborazioni, Howe Gelb continua a sorprendere e ispirare gli appassionati di musica di tutto il mondo. Ingresso libero.
Giovedì 22 Maggio – Nobile + Elvin Brandhi @Italia Tosta, Manifattura Tabacchi, Firenze
Rassegna dedicata alla ricerca musicale contemporanea, Italia Tosta esplora nuove sonorità e linguaggi, mettendo in luce sperimentazioni inedite. Dopo le date al Toast Project Space di Emiliano Maggi e Jonáš Gruska arriva nobile, performance alle h. 19 con ingresso libero. Metà del duo milanese Voronoi, presenta con Fantastico Interiore una serie di registrazioni che uniscono ambient a testure ritmiche spezzate e imprevedibili, ossessionato com è dai “netherworld” del videogame Minecraft e Le Matin des Magiciens – il rivoluzionario tomo che diffuse l’occultismo e i fenomeni paranormali negli anni sessanta. La rassegna Toast Project Studio (tutto presso Manifattura Tabacchi in via delle Cascine 35, Firenze) continua poi con Elvin Brandhi il 30 Maggio (10 € + tessera soci Toast Aps) e de’ Lamperi il 6 Giugno (ingresso libero). Necessario sottoscrivere tessera a Toast, a questo link il modulo di adesione.
Venerdì 23 Maggio – THE GET UP KIDS, The Cage, Livorno
Ultime generazioni di emo, post-hardcore, pop punk e simili, questa perla è per voi. Iper melodici, strappacuore e mordaci quanto il punk di cui vivono, i The Get Up Kids hanno segnato la storia della seconda ondata dell’emo, quand’era ancora valido aggiungerei. Capitanati da Matt Pryor, i Get Up Kids coniano alcuni degli inni emo più importanti del decennio, catturando l’attenzione di major e critica – una prodezza pressoché inaudita per l’ambiente underground. Il rilascio di Something To Write Home About li catapulta nell’occhio adorante della scena internazionale, da cui gli eroi del genere non svaniranno più, neanche ad oltre un ventennio di distanza. 31esimo posto nella Billboard Heatseekers e tour promozionali con Green Day, At the Drive In e Weezer, il disco non radicalizza unicamente la percezione della band a livello globale ma dell’intera Vagrant Records, che diventa una delle label più gettonate ed essenziali per band da Alkaline Trio a Dashboard Confessional. La band lo eseguirà nella sua interezza al Cage, ma anche al Rock Planet di Cervia sabato 24 e al Legend di Milano domenica 25 Maggio.
Venerdì 23 Maggio – CHILLY GONZALES, Gam, Milano
Torna a Piano City Jason Beck, alias Chilly “Gonzo” Gonzales, musicista canadese e virtuosistico residente di molte capitali della musica. Di lui il Guardian scrisse una volta che sarebbe soltanto un entertainer di genio, se non suonasse il piano così maledettamente bene. E tra concerti pirotecnici, dischi spiazzanti, libri, film ed esilaranti piano lesson, Chilly Gonzales ha trovato il tempo per stabilire il Guinness di performance solista più lunga di sempre, di vincere un Grammy Award con i Daft Punk, di collaborare con Boys Noize, Jarvis Cocker e Plastikman, di registrare un album “nella lingua di Molière e del dj Bangalter” e uno di rap “serio”, che prende per le rime Wagner, Stravinskij e Kanye West. Nel gennaio di quest’anno ha celebrato il ventesimo anniversario del suo “Solo Piano” con una registrazione dal vivo dei suoi pezzi più emblematici nei leggendari Studi Ferber di Parigi. C’è da presumere che saranno proprio queste composizioni a costituire l’ossatura della performance milanese. Info sul sito del festival.
Domenica 25 Maggio – HYPERCULTE, Casa Quartiere Saffi, Bologna
Hyperculte è un duo svizzero composto da Vincent Bertholet, contrabbassista e fondatore dell’Orchestre Tout Puissant Marcel Duchamp, e alla batteria, voce e synth Simone Aubert di Tout Bleu e Massicot. Il loro ultimo disco (uscito nel 2023 sulla mitica Bongo Joe Records) si intitola La Pangée . Ritmi disco incalzanti, atmosfere post-punk nervose distese all’occorrenza da illuminazioni melodiche, testi a più voci e multilingue (francese, inglese, latino) ben posizionati su una critica intelligente al capitalismo e ai suoi danni ambientali e umani, otto tracce spedite e compatte che fanno tanto con poco. Un’ulteriore prova di forza della scena underground DIY ginevrina. Ingresso libero.
Foto: Hyperculte, tratta dal Bandcamp del gruppo