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Basterebbe ascoltare il bass-groove con cui inizia la prima traccia per pensare a quanto questo disco sia fortemente anni ’90, con le leggere note di piano che saltellano tra i kick e i snare, groove che trasudano stile, e chitarre che si fanno spazio, distaccandosi totalmente dalle sonorità degli album precedenti, con ‘Return To Zero‘, non si capisce Neal Francis cosa voglia far intendere, ma sicuramente che ultimamente abbia ascoltato molta dance e molto rock. Con i featuring di Say She She un po’ stile Spice Girls nei primi 3 brani, e il restante fusion tra elettronica, disco, un pizzico di rock, funk, soul e sperimentazione, quest’album è un radicale cambiamento nella sua musica.
3 tracce che caratterizzano un cambio di direzione
Il brano che apre l’album, ‘Need You Again‘, parte con un groove che ti strattona in pista disco anni ’90, ritmo incalzante, tastiere morbide, uso perfettamente allineato dei synth e i vocal di Say She She che danno vita a un’atmosfera fresca nella quale tuffarsi prima di godersi il resto.
‘What’s Left Of Me‘ si sposta su un’altra strada: traccia molto profonda ma poi crescente d’intensità. Le tastiere fanno tutto nel brano e stavolta c’è un groove più sensibile e rilassato. La voce di Neal sembra raccontarsi con malinconia, che sparisce e diventa energia pura nel ritornello, rendendola una delle tracce più intime dell’album.
‘Already Gone‘ invece è di un’atmosfera sensazionale, dove giri, assoli di chitarra e pizzicate di piano fanno tutto, partendo con determinazione e concludendosi in una morbidità dal ritmo più soft. È un soul-rock perfettamente bilanciato dove Francis si racconta con potenza ed emozione.
Un bel disco, del quale il resto da pensare lo lascio a chi vuole gustarsi questo nuovo mondo che l’artista ha deciso di crearsi, lontano dal resto, e senza dubbio fresco e innovativo. D’altronde, quando riesci ad amalgamare con passione e talento, emozioni e suoni, spaziando tra diversi generi con l’intento di esplorare ed evolvere la tua musica, non può che uscire un buon prodotto, e Neal Francis lo ha fatto.
78/100