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julie, Circolo Arci Bellezza, Milano, 27 febbraio 2025
Arrivano da Los Angeles, sono giovanissimi, ma attivi già da qualche anno infatti il primo singolo risale al 2019, i julie (sì scritto in minuscolo) sono per loro fortuna, protagonisti di uno di quegli hype che è difficile da spiegare tra gli amanti dell’alternative under 25.
Usciti con un convincente primo LP “My Anti-Aircraft Friend”, ma privo di un vero singolo, Alexandria (voce e basso), Keyan (voce e chitarra) e Dillon (batteria) arrivano per una data al Bellezza di Milano, sold-out da qualche giorno.
Lo show vede il terzetto partire con “catalogue” traccia di apertura dell’album, tra il tripudio generale e questa sarà la costante della serata: crowdsurfing e pogo per ogni singolo brano che il terzetto americano proporrà.
Tra shoegaze, alternative rock, grunge e noise dei primi ‘90, brani taglienti e brevi che però spesso, soprattutto quelli votati al genere caro agli Slowdive, rimangono lì sospesi senza dire di più che un pacchettino ben fatto ma senza la coda epica che ci si potrebbe aspettare.

Niente da dire sulla presenza scenica, sia Alex che Keyan sono molto teatrali, ma le pause, non si capisce mai per cosa, spezzano un po’ il ritmo della performance. I tre si riprendono con i brani più tirati come “clairbourne practice” o la notevole “flutter”.
Il finale e unico bis è relegato ad una “lochness” che decisamente sorprende per potenza e trasporto.
Alla fine si ha la sensazione di aver assistito a qualcosa di embrionale, ma è mancato qualcosa e forse manca proprio al gruppo quella scintilla che permetta loro di brillare veramente e sembra siano ad un passo lì da loro.
Per ora chi lo ha capito sono i fan super coinvolti e partecipi allo show, staremo a vedere se i losangelini sapranno cogliere quest’opportunità.
(Raffaele Concollato)
foto di Silken Weinberg