Share This Article
Sabato 2 marzo la O2 Arena di Londra ha ospitato la 45ª edizione dei Brit Awards, con Jack Whitehall alla conduzione per la quinta volta. Ma la festa è iniziata ben prima della cerimonia ufficiale, con alcuni premi assegnati in anticipo.
Tra i primi riconoscimenti, Sabrina Carpenter ha portato a casa il Global Success Award, suggellando un anno stellare grazie al suo sesto album “Short and Sweet” e alla mega hit “Espresso”, diventata virale ovunque. A.G. Cook è stato premiato Producer of the Year, grazie a un’annata che lo ha visto protagonista con l’album “Britpop” e le collaborazioni con Charli XCX, con cui ha condiviso non solo la scena musicale, ma anche il tavolo durante la serata. E proprio Charli XCX ha chiuso il trio dei premi anticipati, conquistando il titolo di Songwriter of the Year.
Ma questa era solo l’anteprima. Ecco i momenti migliori dei Brit Awards 2025.
“Brat“ Awards: il trionfo di Charli XCX
Nel 2012 caricava su SoundCloud il mixtape Heartbreaks and Earthquakes, oggi domina i Brit Awards. Charli XCX ha lasciato il segno portando a casa cinque premi, tra cui British Album of the Year, British Artist of the Year e Song of the Year.
“Sono la prova vivente che non serve scendere a compromessi: ci vuole tempo, ma se fai le cose a modo tuo e le fai bene, prima o poi la gente lo noterà”, ha dichiarato sul palco. Tuttavia, ha anche lanciato una rivelazione amara per i fan: “Brat” sarà un episodio unico nella sua carriera, perché “probabilmente non realizzerò mai più un disco come questo”. Un trionfo che sa di vero e proprio giro di vittoria, che la conferma come l’artista britannica più influente del 2024.
Le sorprese: Jade e Stormzy
Ogni edizione dei Brit Awards ha i suoi outsider e quest’anno il colpo di scena lo hanno regalato Jade e Stormzy.
L’ex cantante dei Little Mix, ormai lanciata nella sua carriera solista grazie al successo di “Angel of My Dreams”, ha conquistato il premio Best Pop Act battendo a sorpresa Charli XCX, Dua Lipa e le nuove promesse Lola Young e Myles Smith.
Altro vincitore inaspettato: Stormzy. Sebbene il rapper di Croydon sia un gigante della scena musicale con tre Brits alle spalle, il suo trionfo nella categoria Hip-Hop/Grime/Rap ha spiazzato, vista la concorrenza di Central Cee, ormai il rapper britannico più ascoltato al mondo.
Le performance: Last Dinner Party e Sabrina Carpenter
Ad aprire le danze ci ha pensato Sabrina Carpenter con una scenografia da parata reale: ballerini vestiti da guardiani di Buckingham Palace e un set che ha incluso “Espresso” e “Bed Chem”. A condividere il palco con lei ci sono stati Sam Fender, Jade, Ezra Collective con ospite speciale Jorja Smith, Lola Young, Teddy Swims e Myles Smith.
Ma tra i live più impattanti, spicca quello delle Last Dinner Party. Il quintetto tutto al femminile fresco di vittoria come Best New Artist ha suonato “Nothing Matters”, tratto dall’album “Prelude to Ecstasy”, che nel febbraio 2024 ha scalato le classifiche britanniche fino al primo posto, consacrandole tra le migliori band dal vivo.
L’omaggio a Liam Payne
Uno dei momenti più toccanti è stato il tributo a Liam Payne, scomparso lo scorso ottobre, a seguito di una tragica caduta dal balcone di un hotel in Argentina. Durante la serata è stato proiettato un video emozionante che mostrava momenti commoventi della sua vita, con immagini del cantante insieme alla sua famiglia ma anche clip dei suoi anni con i One Direction, gruppo con cui ha iniziato la sua carriera e con cui ha vinto sette Brit Awards.
Le conferme: Chappell Roan ed Ezra Collective
Chappell Roan ha consolidato il suo status con il doppio premio come Best International Artist e Best International Song per “Good Luck, Babe!”, continuando la scia di successi che aveva iniziato ai Grammy Awards. La cantante, assente alla cerimonia, ha registrato un videomessaggio in cui ha dedicato il riconoscimento a drag queen, studenti di moda, artisti trans, lavoratori del sesso e alla memoria di Sinead O’Connor.
Gli Ezra Collective, invece, hanno fatto la storia diventando i primi artisti jazz a vincere il premio Best British Group. Un riconoscimento che arriva dopo anni di successi: la band, formatasi nel 2012 e con il primo EP pubblicato nel 2016, ha già conquistato i MOBO Awards nel 2022 e 2025 e il Mercury Prize nel 2023. Eppure, nonostante la carriera consolidata, si sono trovati anche nella categoria Best New Artist, una stranezza che non è passata inosservata. Infine, hanno chiuso la serata con una performance trascinante di “Little Things”, accompagnati da Jorja Smith, fondendo il loro groove inconfondibile con una delle voci più intense della scena contemporanea.