SLEAFORD MODS, “UK Grim” (Rough Trade, 2023)


Dodicesimo album per gli Sleaford Mods da Nottingham: “UK Grim” getta uno sguardo urgente e saggio sul vivere e sulla dura realtà della nostra epoca, riportando il duo sui passi degli esordi da garage-band minimale ma senza lesinare colpi ad effetto nei featuring di Florence Shaw, voce dei londinesi Dry Cleaning, per la misteriosa e grimey “Force 10 From Navarone” e Perry Farrell/Dave Navarro dagli indimenticabili Jane’s Addiction in “So Trendy”, dove surf, muzak e elettronica trovano un connubio vincente e di appeal radiofonico.

Gli Sleaford Mods sono il suono del presente, non solo per le questioni evocate dalle parole di Jason Williamson, ma anche grazie alla produzione futuristica e coinvolgente di un Andrew Fearn dalla barba chilometrica come a trattenerne la saggezza, quando non è inzuppata di birra. Parlando delle forze che hanno scatenato la poetica al centro di questo disco, il duo rivela che l’indignazione che prova è sottolineata dall’amore per le persone e i luoghi che li circondano, rendendo “UK Grim” tanto una celebrazione degli individui e degli idealisti quanto un attacco alle classi dirigenti che perseguono i propri programmi egoistici con crescente disperazione. L’anticipazione del singolo omonimo, un brano cupo e dai toni industrial, vede alla regia l’artista britannico Cold War Steve, che ha creato una serie di opere d’arte selvagge e satiriche nel rappresentare la classe dirigente britannica e mondiale, da Farrage a Putin passando per Margareth Thatcher: questo è il suo primo videoclip musicale e primo lavoro di animazione, straordinario e già tra i più belli del 2023.

Negli altri pezzi si viaggia tra il post-punk crudo di “Right Wing Beast” e l’hip-hop molto old school (epoca Boogie Down Production in giù) di “D.I. Why” e “Rhythms Of Class”; altrove troviamo groove ballabili con accenni easy listening (“Apart From You”) o al contrario lenti e incazzosi stream of consciousness (“I Claudius”). Sottolinerei anche due episodi molto vicini al sound feroce di “Divide And Exit” del 2014, l’unico loro album migliore di questo, cioè “Tilldipper” e “Pit2Pit”. “Forse siamo orgogliosi del nostro Paese. Forse siamo orgogliosi di essere inglesi”, spiega Jason Williamson introducendo il nuovo disco. “Forse sono orgoglioso delle orribili strade grigie, del tempo di merda e delle stupide mode in cui mi ritrovo a investire. È solo che l’inglese che siamo orgogliosi di essere non assomiglia affatto all’inglese che le autorità vogliono cercare di promuovere”.

Artistico ma dotato di un’energia istintiva che muove corpi e menti, “Uk Grim” è un lavoro che ci restituisce gli Sleaford Mods in ottima forma e probabilmente all’apice della loro creatività.

78/100