[Scoutcloud] No Knuckle: un quadro di chiaroscuri post-punk con riflessi (post)hardcore

Post-punk e punk possono anche essere termini che rischiano di essere privi di senso nel 2022. Ascoltando “Sanitation” dei No Knuckle, però, sembrano riacquistare un significato: il trio originario di Portland (Oregon), con due EP omonimi all’attivo (il primo uscito nel 2020, il secondo nel 2022), è post-punk perché è (stato?) anche punk, tutti i componenti della band (Gage M., Damien T., Nate K.) fanno anche parte della formazione hardcore punk Gimmick: i brani dei No Knuckle sono sì abrasivi e taglienti ma la conflittualità sonora, la tensione non è nella velocità d’esecuzione ma nei chiaroscuri sonori e del cantato e nella spigolosità chitarristica, un po’ come se il primo EP dei californiani Saccharine Trust (“Paganicons”, 1981) e “Thinking of Empire” (1986) degli Slovenly (gruppo formato da Rob Holzman, quando lascia i Saccharine Trust) avessero avuto un figlio. Sarà un caso, poi, ma l’EP dei No Knuckle del 2022, di cui fa parte “Sanitation”, è stato registrato in analogico in una settimana nello studio dell’etichetta losangelina Tomothy Records.

(Monica Mazzoli)