Interpol, l’imperativo è non cambiare

C’era una vecchia canzone di Elio che, in un dialogo metaforico tra fidanzati, diceva: “Io sono come sono / Cerca di cambiare / Ecco sono cambiato / Non sei piu’ quello di una volta”. Ecco, gli Interpol non hanno di questi problemi: loro non sono mai cambiati veramente, hanno cercato di evolvere ma poi sono poi sempre tornati al loro aplomb tipico, quello dei primi 3 album. Anche stavolta.

Gli Interpol hanno pubblicato oggi il nuovo album ‘The Other Side Of Make-Believe’ su etichetta Matador e produzione di Flood e Alan Moulder, e li troviamo piuttosto determinati.

Nel primo singolo “Toni“, disponibile già dallo scorso aprile, il vecchio riff è semplicemente suonato con un pianoforte sghembo, ma per il resto il tocco è quello inconfondibile dei newyorkesi.

Ad un primo ascolto emerge la bellezza di un brano come “Into The Night“, non lineare e suggestivo come la colonna sonora di una tormentata notte afosa.

Ci sono gli artisti che vogliono modificare il loro sound come imperativo e possono anche inciampare, gli Interpol sanno fare una sola cosa ma la sanno fare bene. Io preferiscp i primi, beninteso, ma non è che i secondi hanno più modo di farsi ricordare per quello che sono?