Zola Jesus si è persa in Cappadocia: a maggio il nuovo album

Sta per tornare anche Zola Jesus: annunciata infatti l’uscita di “Arkhon”, disponibile dal 20 Maggio per Sacred Bones, suo sesto album a distanza di cinque anni da “Okovi”.

L’ipnotico brano di lancio “Lost” è accompagnato da un video girato da Mu Tunc in Cappadocia, Turchia. Nika Roza Danilova lo racconta così: “Tutti quelli che conosco sono persi, senza speranza e senza futuro. Man mano che ci allontaniamo dalla natura, ci allontaniamo da noi stessi. Lost è un sigillo per riscoprire le nostre coordinate e rivendicare un nuovo percorso. Perciò volevo girare il video in un luogo che richiamasse energia, con qualcuno che capisse il significato del brano. Ho riposto la mia fiducia in Mu Tunc appoggiando la scelta della Cappadocia, in una città labirintica costruita all’interno di grotte di sessanta milioni di anni fa. Nel corso della storia umana queste grotte sono servite da cittadella per così tanti diversi gruppi di persone che si sono recati lì per perdersi. È una testimonianza della resilienza dell’umanità e della durabilità della nostra terra”.

Per il disco Zola Jesus ha chiamato in causa Randall Dunn, ispirata dal suo lavoro con i Sunn O))) e per la colonna sonora realizzata da Jóhann Jóhannsson per il film “Mandy”. Alle session ha partecipato anche il batterista Matt Chamberlain, già con Fiona Apple e Nine Inch Nails. “Arkhon significa “potere” in greco antico, ma ha anche una valenza specifica all’interno dello gnosticismo. Gli Arkons sono un’idea gnostica del potere esercitato attraverso un dio imperfetto. Contaminano e offuscano l’umanità, mantenendola corrotta invece di lasciarle trovare un io armonioso. Mi sembra di vivere un’epoca arconica; queste influenze negative stanno pesando estremamente su tutti noi.

Foto di Shervin Lainez