Una top7 alla scoperta dei Confini

Confini 2021 © Alessandra Lanza

Elettronica dai connotati dark e un immaginario distopico che abbraccia Aleister Crowley, Dante passando per Alejandro Jodorowsky e Platone. I Confini sono un progetto di Leonardo Falasco (voce, chitarra e synth) e Daniele Capuzzi (batteria) che hanno appena pubblicato l’EP “Chi salverà Hermes?” su Artist First / Costello’s.

«La leggenda narra che Maia, la più bella delle Pleiadi, fuggì dalla Frigia per portare in salvo il suo unico figlio Hermes, il gigante caduto in battaglia. Hermes metaforicamente rappresenta la natura primordiale dell’uomo ormai persa e distorta. “Chi salverà Hermes?” affronta un parallelismo tra il mito ed i nostri giorni: la lotta verso un mondo migliore, un invito a scavare nel profondo e cercare risposte al di fuori dei confini della mente. È arrivato il momento di andare alla ricerca del nostro Hermes e salvarlo dai meccanismi della società.» 

Con queste parole descrivono il loro nuovo lavoro.
E queste sono le 7 canzoni che hanno scolpito il loro background:

David Bowie – Blackstar

Il brano è un mix di sonorità scure con spruzzi di jazz. L’Interplay che si crea tra i vari strumenti crea un mood unico e trasporta altrove, considerando il fatto che David sapeva di andare incontro alla sua morte durante la scrittura di questo brano. Testo pazzesco.
Voce struggente con un muro di chitarre che apre l’inciso del brano come un pugno in faccia. Ci piace molto come sono state lavorate le drums.
L’album Obverse di Trentmöller è stata un’ottima fonte di ispirazione, stiamo ragionando anche di avvicinarci di più a questo mondo. La produzione dell’album è pazzesca ed il mondo che crea con il mix di sonorità umane e non è unico. “Cold comfort” è nostro brano preferito per il modo in cui sono state lavorate le drums, le sporche chitarre all’apertura e la voce che accarezza il tutto.
Ascoltiamo spesso questo brano, in particolar modo quando siamo in macchina. Ci piace l’energia che trasmette con la contaminazione di melodie ‘arabeggianti’.
Apprezziamo molto questo progetto made in Italy dove il mix elettronica e suonato si amalgamano perfettamente. Sperimentale al punto giusto, in particolare questo brano.
I Calibro 35 sono un progetto che rispettiamo molto per la varietà degli arrangiamenti e la compattezza del groove sulla quale le melodie si appoggiano perfettamente. Ci piace molto come si incastrano gli accordi al beat di batteria.
Arpeggiatore infernale in faccia con beat dance.
Trent riesce sempre a unire due mondi distanti rimanendo sempre elegante nell’oscurità. Testo incisivo e dritto come una lama. Sono solo una copia di una copia, di una copia…