[#tbt] The Ranger Sound, “Ricordami”: il pezzo più garage-punk degli anni sessanta italiani

Non c’è dubbio: nella produzione discografica beat italiana è difficile trovare un pezzo più grezzo di “Ricordami” – o “Ricordarmi” come scritto sull’etichetta del disco e come recitato nel testo – dei patavini The Ranger Sound. Il brano nasce per caso, per dare un lato B al 45 giri di “Noi Siamo Felici” (1966): composto nell’arco di una nottata romana passata a improvvisare in via Merulana e, inconsapevolmente (forse), diventa uno dei brani realmente garage-punk della scena beat della seconda metà degli anni sessanta: due minuti distorti a fulmicotone, a suon di fuzz, con l’attacco che ricorda “Till The End Of The Day” dei Kinks. Un turbinio, un pezzo totalmente folle (se contestualizzato nell’Italia anni sessanta), un po’ come il colore verde di cui si tingerà i capelli la futura band di Franco Serena (I Ragazzi dai Capelli Verdi), cantante e leader dei Ranger Sound. Tutto gira veloce: come raccontato dallo stesso Serena: “conobbi i Rangers una mattina del ’64 al Supercinema: eseguivano solo brani strumentali, così mi proposi come cantante, piacqui e venni accolto con simpatia. Raggiungemmo il picco della notorietà un anno dopo a Roma quando, arrivati a Termini come un gruppo di parrocchiani di provincia, ci riflettemmo su un enorme cartellone: i Ranger Sound ospiti del Piper. Lì tutto era novità: la folla, il bancone del bar, i segni della modernità. Poco dopo diventammo I Ragazzi dai Capelli Verdi” (Il Mattino di Padova del 17 febbraio 2016).
Per la precisione: girano fonti discordanti sulla formazione dei The Ranger Sound e, poi, quella dei Ragazzi dai Capelli Verdi. L’unica certezza è la figura di Franco Serena, mente del *Bacchiglione Beat.
Piccola curiosità: nel 1965 i Ranger Sound compaiono – per qualche fotogramma – nel capolavoro dolceamaro di Antonio Pietrangeli, “Io la conoscevo bene”.

Note: gli autori di “Ricordami”, stando all’etichetta del 45 giri e alla SIAE, sono Alfredo Cristaudo e Louis Nona (che compaiono nei crediti anche di altri brani di gruppi beat come I Jaguars). Alla creazione del brano, al meno per quanto riguarda il lato strumentale, devono però aver partecipato anche due componenti dei Ranger Sound, nel gruppo facebook Bacchiglione Beat Antonio Constantini (chitarrista dei The Ranger Sound) ricorda: “Il brano è stato composto da me e da Franco Serena, in una nottata, a Roma in via Merulana. È un pezzo originale al 100% ed è il frutto di un’improvvisazione in quanto bisognava creare urgentemente un lato B, ma come spesso accade le cose improvvisate sono indovinate. Il brano, pur di facile partitura ed esecuzione, rispecchia il carattere (cattivo) che caratterizzava il nostro gruppo”.

*Bacchiglione beat è una sigla, che fa il verso al Mersey beat di Liverpool, e indica la scena beat di Padova (il Bacchiglione è il fiume che attraversa la città di Padova).

(Monica Mazzoli)