Esistono brani che, anche aldilà del successo di pubblico che riescono a ottenere, marchiano indelebilmente il proprio tempo e finiscono per influenzare un’intera generazione di artisti.
Così nel 2013, con l’universo vapor ancora vivo e in piena espansione, prima dell’esplosione mainstream della trap, prima del soundcloud rap, in un ecosistema musical-visivo completamente differente da quello di oggi (#TheNewNormal è stato il titolo migliore per una rassgena che riesco a ricordare), prima di tutto c’era Yung Lean.
Jonatan Leandoer, svedese classe 1996, nel 2013 è un giovanissimo rapper. 17 anni e una crew ( SADBOYS / DRAIN GANG) che nel corso degli anni è rimasta insieme, coniando un universo -musicale, visivo, comunicativo- unico nel suo genere, capace soprattutto di creare un ambiente chiuso fertile e autosufficiente per tutti gli anni a venire.
Il 2013, dicevamo: in quest’anno escono i primi due mattoncini, fondamentali, per l’ascesa di Yung Lean. Prima con l’EP di debutto “Lavender” e con il primo mixtape “Unknown Death 2002” l’arrivo di Leandoer provoca un terremoto nel mondo dell’Internet. Il video di “Ginseng Strip 2002” esce il 25 Marzo 2013, sette anni precisi prima che mi mettessi a scrivere questo articoletto. In breve tempo, il video diviene virale collezionando milioni di views (a oggi ne conta più di 27 milioni).
Da quel momento è un continuo susseguirsi di video iconici, produzioni totalmente innovative e dischi che hanno segnato una generazione, sia per chi c’era che per chi in quel momento era fuori a giocare. L’influenza di questo gruppo di ragazzi venuti dal Nord Europa è totalmente sfuggita al loro controllo, che pur avendo un’accanita fanbase sparsa per il mondo e una prolificità ammirevole, non hanno mai tradito il loro concetto artistico per arrivare alle vere masse.
Chapeau Jonatan, e grazie di tutto per ora. EMIOTIONALBOY per sempre.
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