Carmine D’Amico Awards 2019

Il 2019 è stato un anno in cui ho provato a mettere le cose in ordine.

Every time you look outside your window
Everything is just the same as before

Nel tentativo di distrarmi da un mondo che sembra in procinto di cadere a pezzi, mi son messo a ragionare sul perché i dischi che adoravo meno di 10 anni fa, ora finiscano così poco spesso nei miei ascolti. Non mi sono dato una risposta precisa, ma ho comunque pugnalato i miei 20 anni, escludendo Arcade Fire, XX e compagnia dalla mia lista di fine decennio.
Il 2010 mi sembra sempre più lontano.

In the suburbs, I, I learned to drive
And you told me we’d never survive

Il tutto è stato reso ancora più strano dal fatto che contemporaneamente vecchissimi amori come Nick Cave, Thom Yorke e Kim Gordon sfornavano dischi che mi conquistavano di nuovo, come fosse la prima volta

Everybody’s losing someone
It’s a long way to find peace of mind

È stato indubbiamente l’anno in cui il mio personalissimo e poco logico cerchio con Tyler the Creator si è chiuso: prima ascoltatore non entusiasta, poi fan cascato dal pero innamorandosi di un live ad un’edizione del Primavera e alla fine “Igor” mio personale Album of the Year.

For real, for real, for real this time

È stato l’anno di Billie Eilish, come testimoniato anche dalle statistiche del mio profilo Spotify, dove è risultata l’artista che più ho ascoltato. Mi piace azzardare che tutto il prossimo decennio sarà nel segno di Billie Eilish, perché la mia sensazione è che ci si trovi davanti a qualcosa di speciale per davvero.
Mica dei Van Halen qualsiasi.

I tried to jump scream
But my head was underwater

È stato un anno in cui ho fatto meno concerti del solito, per diversi motivi e soprattutto nella prima metà, ma non scorderò mai il momento in cui Moor Mother mi rappava con ferocia nell’orecchio, mentre con una mano mi toccava come fosse un reverendo ed il Tavastia-klubi di Helsinki fosse la sua chiesa.

they have killed our heroes and we forget their names

È stato, per l’ennesima volta nella mia vita, un anno di IndieRocket Festival. Su Kalporz ne hanno già scritto altre persone, perché non mi piace mai fare i mischioni ed i conflitti di interesse mi fanno schifo anche quando non portano a nessun guadagno economico, ma ci tengo a ribadire che è stato un successo. L’essere riusciti contemporaneamente a veicolare un messaggio politico fatto di anti-razzismo, femminismo ed inclusione, senza nemmeno doverci mettere un bollino politico sopra, è una cosa di cui tutti noi della famiglia IndieRocket andremo per sempre fieri.
Considero un miracolo fare 10mila presenze nella provincia italiana, con un cartellone privo di nomi acchiappa-pubblico ed in un particolare momento storico in cui la cultura dei Festival in Italia è a zero (mi perdonino alcune meravigliose eccezioni).
Zero è anche il budget che il Comune di Pescara ha stanziato al momento per la prossima edizione del Festival, mentre non esiste un numero per quantificare la rabbia e la delusione per tutto questo.

Why do we love if we’re so mistaken?

È stato un anno pieno, a tratti difficile, ma tutto sommato per me abbastanza bello ed una parte di questo lo devo anche a Kalporz. Spero il prossimo sia ancora meglio, non solo per me.

But, when time pulls lives apart
Hold your own
When everything is fluid, nothing can be known with any certainty
Hold your own

Il disco che ho ascoltato di più nel 2019:
Tyler, the Creator – IGOR

La canzone che ho ascoltato di più nel 2019:
Billie Eilish – You should see me in a crown

Il film più bello che ho visto nel 2019:
Robert Eggers – The Lighthouse

La “cosa” più bella che ho visto nel 2019:
Ragnar Kjartansson – The Visitors

La parola più bella che ho imparato nel 2019:
Ruska – il colore delle foglie in autunno in Finlandia

Un botto di dischi che spero di trovare ancora tanto belli nel 2029:
Aa.Vv. – Kankyō Ongaku: Japanese Ambient, Environmental & New Age Music 1980–1990
Africa Express – Egoli
Alfa Mist – Structuralism
Amazondotcom – Mirror River
Sudan Archives – Athena
Felicia Atkinson – The Flower And The Vessel
Caterina Barbieri – Ecstatic Computation
Barker – Utility
Bjarki – Happy Earthday
Bjarki – Psychotic_Window
James Blake – Assume Form
Brockhampton – Ginger
Danny Brown – uknowhatimsayin¿
Nick Cave and The Bad Seeds – Ghosteen
Charli XCX – Charli
Chromatics – Closer to Grey
The Comet Is Coming – Trust in the Lifeforce of the Deep Mystery
Croatian Amor – Isa
Dave – PSYCHODRAMA
Erika de Casier – Essentials
Earthen Sea – Grass and Trees
Eartheater – Trinity
Billie Eilish – When We All Fall Asleep, Where Do We Go?
Ezra Collective – You Can’t Steal My Joy
FKA twigs – Magdalene
Floating Points – Crush
Flying Lotus – Flamagra
Freddie Gibbs & Madlib – Bandana
Kim Gordon – No Home Record
Helado Negro – This Is How You Smile
Holly Herndon – PROTO
JPEGMAFIA – All My Heroes Are Cornballs
Kano – Hoodies All Summer
K Á R Y Y N – The Quanta Series
Lana Del Rey – Norman Fucking Rockwell!!
LCD Soundsystem – Electric Lady Sessions
Little Simz – Grey Area
Daniel Lopatin – Uncut Gems
Kelsey Lu – Blood
Malibu Ken – Malibu Ken
Matmos – Plastic Anniversary
Nkisi – 7 Directions
Anderson .Paak – Ventura
Lena Raine – Oneknowing
Moor Mother – Analog Fluids of Sonic Black Holes
Nérija – Blume
Phoet – Broken Symmetry
Sampa the Great – The Return
Sleaford Mods – Eton Alive
slowthai – Nothing Great About Britain
Solange – When I Get Home
Kate Tempest – The Book of Traps and Lessons
Triad God – Triad
Channel Tres – Black Moses
Tyler, the Creator – Igor
Sharon Van Etten – Remind Me Tomorrow
Visible Cloaks, Yoshio Ojima & Satsuki Shibano – FRKWYS Vol. 15: serenitatem
Ash Walker – Aquamarine
Weyes Blood – Titanic Rising
Thom Yorke – ANIMA